La messa in scena del prodotto
Packaging: identità e consumo
L’osservazione dell’attuale scenario delle merci pone in assoluta evidenza la crescita di strumenti comunicativi, di apparati protetici, attorno al prodotto.
La tematica affrontata è costituita da una famiglia di artefatti comunicativi, di oggetti della comunicazione, emblematici della cultura industriale contemporanea: gli imballaggi; i quali accompagnano ognuna delle fasi del processo di produzione, distribuzione e consumo delle merci.
La loro diffusione capillare nei diversi settori del mercato, l’ampliamento e lo sviluppo delle funzioni comunicative da essi svolte hanno fatto divenire gli imballaggi dei dispositivi complessi, delle interfacce tra utente e prodotto, capaci di sintetizzare i momenti della persuasione con quelli della prescrizione e dell’utilizzo.
Il testo ha come obiettivo una reinterpretazione dell’artefatto packaging, nella prospettiva di una teoria della progettazione delle comunicazioni visive di ispirazione semiotica per pervenire alla definizione di un articolato sistema concettuale per la scomposizione dell’artefatto packaging nelle sue componenti costitutive.
Il sistema analitico, che ne scaturisce, si propone di essere un primo riferimento in direzione di una teoria del progetto.
Il testo si articola in due parti. Con la prima si vogliono fissare alcuni nuclei problematici – questioni di definizione, connessioni con la cosiddetta società dello spettacolo, ecc. La seconda parte del lavoro è dedicata allo studio dei linguaggi espressivi e delle strutture comunicative, secondo la natura di testo , presente nel packaging, il quale si offre all’interpretazione del consumatore in qualità di oggetto capace di produrre effetti di senso determinati, attraverso le componenti materiche, formali, verbo-figurali.