Progetto grafico 07

febbraio 2006

16,00 €
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Descrizione

L’immagine qui accanto mostra due cose molto diverse. Sullo sfondo un articolo apparso su “Internazionale” n. 624 del 13 gennaio nel quale Shari Motro, che oggi insegna Legge all’Università di Richmond, racconta di come e quando ha imparato a capire l’importanza delle scelte di rappresentazione grafica in una mappa. Era ad Oslo nel 1995 e le venne chiesto di improvvisarsi grafica sintetizzando su una carta geografica il risultato delle lunghe trattative tra israeliani e palestinesi. Il giorno dopo Arafat vede quella mappa si infuria e se ne va. Shari Motro è perfettamente consapevole che non esiste la mappa ‘vera’: “un grafico esperto è in grado di far sembrare inevitabile o impossibile, rassicurante o inquietante, logico o confuso un accordo di pace”. Ma è altrettanto consapevole della rilevanza di competenze specifiche e utili riconducibili al mondo dell’information design e del progetto grafico. Tutt’altra cosa ci ricorda la tazzina di caffè del bar qui sotto, all’angolo. Il ‘rumore tipografico’ è approdato anche qui. Cioè l’invadente moda grafica di prendere le scritte, sovrapporle, colorarle, eccetera eccetera, fino a formare nuvolette insignificanti è arrivata anche al bar. Per cui conviene ai grafici, ci conviene, forse prenderne atto e dedicarci ad altro. Perché se non basta un computer e un nipote per fare un grafico non si può neanche pensare di aver risolto alcunché ripetendo con leggere varianti quelle confuse nuvolette tipografiche che da qualche anno fanno tutti. Tre sono invece i grandi nuclei intorno ai quali si raccolgono gli articoli di questo numero di Pg. L’apertura di Gianni Trozzi e Luigi Ceccarelli [pagina 6] ci parla di musica contemporanea con particolare attenzione alle questioni della sua rappresentazione grafica e scrittura. Dalla storia dell’avanguardia musicale ai software per l’editing del suono. Il cyan è curato da Alessandro Colizzi [pagina 86] che con una serie di suoi articoli e contributi di altri ci dà un quadro variegato di cosa oggi accade nella grafica in Olanda affiancando, ad esempio, il progetto per un quotidiano alle insegne calligrafiche dei bruin café. Fabrizio M. Rossi apre la sezione magenta raccontandoci l’ultima edizione degli Incontri di Lure, mitici appuntamenti internazionali sui temi della calligrafia, della scrittura e della tipografia [pagina 136]. La voracità grafica della quale dicevo nel primo numero di Pg quindi continua. Accanto ai tre temi indicati si svolgono articoli e mini sezioni: le rubriche Letture e Altrove ci portano in India con R.K.Narayan [pagina 126] e Virginio Briatore [pagina 132]; alcune recensioni ci mostrano atteggiamenti diversi nei confronti di alcuni aspetti della cultura giapponese: Wabi-sabi (Mario Fois ed Emilia Burchiellaro [pagina 170]), la scrittura del maestro Nagayama (Roberto Steve Gobesso [pagina 176]) Per il resto rinviamo al sommario segnalando con piacere, tra gli altri contributi, l’intervista inedita che Giuliano Vittori ha fatto a Tomaszewski nel 1967 [pagina 56]. Alberto Lecaldano

Editore
Aiap edizioni

Data uscita
2006