Michele Provinciali
Un maestro del design: "raccolgo le cose comuni... quelle che si vedono sempre e non si guardano".
Prodotto esaurito
“… un antidoto, somministrato in anticipo contro l’aggressività e la banalità del mercato delle immagini e la loro monotona ripetizione ad opera delle tecnologie. E un monito a chi vuole fare questo mestiere. Soprattutto oggi” (Francesco Ramberti).
Un libro dovuto. Realizzato dall’ ISIA di Urbino (primo volume della collana “Maestri del Design” promossa dai quattro Istituti Superiori per le Industrie Artistiche, ISIA di Faenza, Firenze, Roma e Urbino) patrocinato dall’Aiap, curato da Francesco Ramberti e Antonio Motolese, un libro ricco e articolato dove oltre all’inesauribile vena creativa di Michele Provinciali, troviamo interventi di Bruno Bandini, Vittorio Gregotti, Italo Lupi, Carlo Forcolini, Mario Piazza, Isa Vercelloni, Giuseppe Pontiggia, Giorgio Celli, Pino Parini, Gillo Dorfles, Massimo Casamenti, Raffaello Baldini e dello stesso Michele Provinciali.
Michele Provinciali si laurea nel 1947 in Urbino, nel 1951 vince una borsa di studio che lo conduce a Chicago a frequentare l’institute of Design fondato da Moholy-Nagy. Nel 1955 rientra in Italia, riceve il compasso d’oro per l’orologio Solari ed inizia un’intensa attività di direzione artistica con le maggiori testate e industrie italiane. Collabora con Michelagelo Antonioni, Gio Ponti, Vico Magistretti, Alberto Rosselli, Valerio Morpurgo, i fratelli Castiglioni… Dal 1971 è docente al corso superiore di grafica all’ISIA di Urbino. È un grande viaggiatore: una pista in Persia porta il suo nome.
