AIAP prende posizione rispetto la formulazione di bandi di gara: promuove l’applicazione delle norme internazionali ico-D / ICSID / IFI, conduce attività di osservatorio e recensione sulla qualità delle iniziative, affianca organizzazioni private e pubbliche nella corretta formulazione di bandi di gara.


Lo scenario

Fin troppo spesso gare e concorsi hanno prodotto polemiche, attirato l’attenzione dei media o della magistratura producendo un danno gravissimo di immagine alle istituzioni che, pur mosse esigenze legittime  di costruire una chiara e identità visiva si sono trovate di fronte a risultati non adeguati e non condivisi. Responsabili di tutto questo sono le modalità operative con le quali vengono istruiti i bandi e condotti i concorsi in materia di comunicazione visiva. La specificità e la delicatezza dell’intervento richiesto richiedono un’adeguata riflessione e l’acquisizione di metodi che garantiscano la massima trasparenza e il massimo dei risultati.
AIAP si propone ai committenti per offrire loro una consulenza adeguata, che tenga conto delle direttive europee, che, se rispettate, fanno di un concorso un’occasione di crescita sia per l’ente committente, che per l’intero sistema della comunicazione. AIAP ha affiancato enti pubblici e privati nella formulazione di bandi di gara corretti, rispettosi sia delle legittime richieste del committente che della professionalità dei progettisti. Ha scritto lettere di protesta, e dato voce alle proteste, nei casi frequenti di concorsi mal formulati. Al tempo stesso Aiap si impegna a pubblicare sul sito i concorsi di cui viene a conoscenza, documentando quanto l’associazione fa per difendere la qualità del lavoro dei progettisti. 


Il concorso di idee

Il concorso di idee si può considerare la forma di partecipazione più democratica, produttiva e trasparente, ma i risultati di un concorso sono direttamente proporzionali alla qualità del bando proposto, alla trasparenza delle norme, alla congruità dei premi, alla composizione e alla qualificazione della giuria.

In AIAP riteniamo il design un elemento strategico dello sviluppo e lavoriamo per mantenere quel livello di eccellenza che ne ha fatto una delle voci più importanti dell’economia nazionale e la fonte di giustificato orgoglio. Riteniamo che i risultati di un concorso siano direttamente proporzionali alla qualità del bando proposto, alla trasparenza delle norme, alla congruità dei premi, alla composizione della giuria. Per questo auspichiamo che le indicazioni sulle corrette modalità di indire un concorso di design redatte da un organismo internazionale quale Icograda e condivise da AIAP debbano diventare il punto di riferimento anche in Italia.

I punti più qualificanti della normativa riguardano:

  • Il concorso sia riservato a professionisti della comunicazione visiva
  • l’obbligo dell’anonimato per i partecipanti
  • tempi di realizzazione adeguati al lavoro richiesto 
  •  trasparenza delle norme di valutazione
  • definizione precisa del tema e dei materiali richiesti
  • predisposizione di una adeguata documentazione
  • giuria qualificata con esperti di comunicazione e/o progettazione grafica
  • congruità dei premi

Le norme internazionali

L’intento di un concorso di design è di ottenere soluzioni originali e inedite per un dato problema o tema. A tale scopo, singoli designer o gruppi di designer sono invitati a presentare i propri progetti e dovranno essere messi in palio premi in relazione alla complessità e all’importanza dell’argomento del concorso. Un concorso di design è una procedura in cui due parti, i promotori e i designer, sono coinvolti e interattivi. Perciò il successo di un concorso di design dipende da regole che possono gratificare gli interessi di entrambe le parti. I membri dell’ico-D/ICSID/IFI si impegnano a non partecipare a concorsi di design con regolamenti discordi con quanto di seguito descritto.


Tipi di concorso

APERTO

Per “aperto” si intende un concorso al quale possono partecipare tutti i designer operanti singolarmente o in gruppo. Questo tipo di concorso può essere rivolto e limitato a particolari categorie di designer quali, ad esempio, studenti o designer al di sotto di una certa età.

A INVITO

Per concorso “ad invito” si intende un concorso rivolto a due o più designer o gruppi di designer selezionati dai promotori.


Regolamento concorso aperto

1. Giuria


  1. I promotori dovranno innanzitutto nominare una commissione di 5 o più giudici (comunque in numero sempre dispari) i cui nomi dovranno comparire nelle condizioni e regole di concorso.
  2. La maggioranza dei membri della giuria dovrà essere composta da designer professionisti con competenza specifica al tema di concorso.
  3. Nei concorsi a carattere internazionale i componenti della giuria dovranno essere scelti fra differenti nazioni e nessuna nazione dovrà avere una rappresentanza maggioritaria.
  4. La giuria dovrà deliberare entro 30 giorni dal termine di chiusura del concorso.

2. Partecipazione


I promotori dovranno chiarire nel bando a quale categoria di designer è indirizzato il concorso.
Essi dovranno dichiarare che persone strettamente coinvolte con il concorso, così come i membri della giuria, saranno esclusi dalla competizione.

3. Scadenza e argomento


  1. I promotori dovranno concedere un tempo adeguato alla complessità del concorso (in nessun caso inferiore a tre mesi), tra la pubblicazione del regolamento e la data di chiusura della competizione.
  2. Le condizioni e le norme del concorso dovranno chiaramente definire e spiegare il soggetto e le finalità del concorso indicando con precisione quali disegni e/o modelli e specifiche sono richiesti. Il bando dovrà fornire informazioni assolutamente esaurienti su tutti gli aspetti del concorso.
  3. Tutti i progetti regolarmente presentati devono essere sottoposti all’esame della giuria.

4. Anonimato e paternità


  1. Nessun progetto presentato ha da essere firmato dall’autore, il quale deve dichiarare d’essere tale o recare alcun segno distintivo.
  2. Il nome e l’indirizzo del concorrente devono essere contenuti in una busta chiusa allegata al progetto recante un motto ripetuto sul progetto stesso.

5. Esclusione


Un progetto è escluso dal concorso:

  1. se ricevuto oltre le 24 ore del giorno indicato come termine di scadenza;
  2. se non conforme alle norme del concorso.

6. Premi


  1. I premi offerti, in rapporto alla tipologia del concorso, devono essere superiori all’onorario di una diretta commissione professionale.
  2. I Promotori devono definire il numero dei premi e il loro valore monetario indicando, inoltre, se la giuria, a sua discrezione, può non assegnare l’’intero premio o dividerlo in altre proporzioni.

7. Protezione


I promotori sono responsabili della sicurezza di tutti i progetti e lavori ricevuti. È consigliata l’assicurazione contro i danni o smarrimento sino alla restituzione delle opere.

8. Copyright e brevetti


  1. È facoltà del concorrente preventivamente proteggere la propria opera mediante il deposito di brevetto.
  2. Il pagamento del premio in denaro dà ai promotori l’opzione sull’uso dei progetti vincenti per un anno dal giorno in cui la giuria ha consegnato i premi. I diritti di riproduzione sono sempre soggetti al pagamento di un onorario o royalty, e in conformità con le condizioni di contratto delle categorie professionali.
  3. I promotori possono richiedere l’opzione per un anno anche sull’uso di un progetto non premiato con un compenso da concordarsi tra le parti.
  4. I promotori non possono modificare in alcun modo un lavoro presentato senza il consenso scritto dell’autore.

9. Sviluppo del progetto


  1. Qualora il progetto premiato richiedesse ulteriori sviluppi, l’’autore ha la priorità della esecuzione o deve comunque collaborare alla finalizzazione del progetto stesso.
  2. Nell’ipotesi che non sia prevista la realizzazione o la produzione dei progetti ciò deve essere chiaramente espresso nel bando di concorso.

10. Onorario della giuria


Il compenso per i componenti della giuria deve essere valutato secondo i tariffari professionali di categoria. Saranno inoltre rimborsate le spese di viaggio e di vacazione.

11. I doveri della giuria


  1. I giudici dovranno essere presenti a tutte le riunioni della giuria.
  2. I giudici dovranno eleggere un presidente e decidere sulla procedura di voto.
  3. I giudici dovranno esaminare tutti i progetti conformi alle condizioni del bando di concorso.
  4. Nessuna decisione deve essere presa dalla giuria se non in sessione completa.

12. Verbale di concorso


  1. I giudici devono redigere un verbale sullo svolgimento complessivo del concorso indicando, in particolare, le motivazioni dell’assegnazione dei premi.
  2. Una copia del verbale deve essere inviata alla segreteria AIAP / ADI (secondo la specifica competenza) che rappresentano in Italia ICOGRADA / ICSID / IFI.

13. Intermediario del concorso


  1. Un intermediario indipendente dovrà essere nominato per agire tra i promotori, la giuria e i concorrenti. Il nome dell’intermediario dovrà essere annunciato nello stesso momento del bando di concorso.
  2. L’intermediario deve essere responsabile per il ricevimento dei progetti partecipanti. Deve assicurare che l’anonimato dei partecipanti sia sempre garantito.
  3. I partecipanti possono richiedere informazioni per iscritto all’intermediario entro un periodo di tempo dato nelle condizioni e regole del concorso.
  4. L’intermediario deve comunicare alla giuria (o a un giudice o più giudici nominati dalla stessa) le domande scritte ricevute dai concorrenti senza rilevarne il nome, e provvedere affinché tutte le risposte date dalla giuria siano trasmesse ai partecipanti entro la data espressa nelle regole del concorso.
  5. L’intermediario dovrà aprire i lavori sottoposti dai concorrenti allo scadere del tempo fissato per il concorso, tenere un registro dei documenti e lavori ricevuti e consegnare alla giuria il registro, i documenti e i lavori.
  6. A chiusura del concorso e dopo l’eventuale mostra dei lavori, l’intermediario intraprenderà le operazioni necessarie per assicurare la restituzione (qualora prevista) dei lavori ai rispettivi concorrenti.
  7. L’intermediario non può fungere da segretario della giuria né partecipare ai lavori della giuria stessa in qualsivoglia maniera.

14. Modalità di pagamento dei premi


  1. I premi devono essere consegnati entro 2 mesi dalla data di annuncio dei vincitori.
  2. Nei paesi dove esistono restrizioni valutarie è compito dei promotori svolgere le operazioni necessarie per la rimessa dei pagamenti.

15. Informazione e divulgazione


  1. È compito dei promotori dare la più ampia informazione possibile, attraverso mezzi opportuni, dei risultati del concorso, relativi vincitori ed eventuali esposizioni, mostre, cataloghi e pubblicazioni.
  2. I partecipanti non premiati possono richiedere (per iscritto) che il loro lavoro non venga divulgato.

16. Restituzione degli elaborati


  1. La rispedizione degli elaborati non sarà a carico dei promotori.
    Entro 90 giorni dal termine di chiusura del concorso i progetti non premiati potranno essere ritirati direttamente dagli autori o da persone munite di delega scritta. Trascorso tale termine i promotori non saranno più responsabili della conservazione degli elaborati senza che ciò comporti rivalsa da parte degli autori.
  2. I promotori comunicheranno agli autori dei progetti segnalati i termini e le modalità del ritiro degli elaborati.

Regolamento concorso a inviti

17. Norme integrative per concorso a inviti


Per questo tipo di concorso si applicano le stesse norme del CONCORSO APERTO e inoltre:

  1. Tutti i partecipanti ad un concorso ad inviti devono essere compensati con eguale onorario.
  2. Ogni partecipante deve essere informato dei nomi degli altri invitati al concorso.

FAQ • INFORMAZIONI UTILI

Una selezione di domande frequenti (FAQ) relative ai bandi


1.
Nonostante la società non sia costituita da più di 5 anni, l’attestazione delle lavorazioni svolte negli anni precedenti è data dai singoli cv dei soggetti partecipanti. Corretto? Oppure in questo caso non è possibile partecipare? Nello specifico parteciperebbero 2 dei componenti del team della nostra agenzia, uno dei quali ha i requisiti specifici, quali portfolio con lavorazioni fatte negli scorsi 5 anni. 

Se le persone hanno sviluppato un profilo coerente e superiore ai 5 anni si può partecipare. È necessario rendere anonimi e accorpare in un unico documento identificabile dal codice alfanumerico da voi scelto sia Portfolio che Curriculum Vitae.

2.
Volevamo maggiori informazioni sulla natura del bando, se trattasi di bando pubblico e alcuni chiarimenti sulla natura dell’esclusione per “conflitti di interesse in ragione di parentela, coniugio, convivenza, rapporti di affinità”, non essendo chiaro tali conflitti di interesse con quali enti o persone dovrebbero essere evitati.

È un bando pubblico nella misura in cui è promosso da una istituzione pubblica di proprietà del Ministero dei Beni Culturali. La gestione del bando però è di AIAP che è una associazione no profit.

Sono escluse dalla partecipazione i seguenti soggetti:

—dipendenti dei soggetti banditori e/o loro collaboratori e/o consulenti che abbiano partecipato alla redazione del presente bando;

—chiunque abbia conflitti di interesse in ragione di parentela, coniugio, convivenza, rapporti di affinità;

—i soggetti in mancanza dei requisiti richiesti dal d.lg. n. 36/2023;

—i soggetti che versino nella situazione interdittiva di cui all’art. 53, comma 16-ter del D.Lgs.165/2001.


3.
Non avendo una P.IVA di solito stipulo dei contratti di cessione dei diritti d’autore, quindi vorrei sapere se questa cosa può essere un ostacolo.

Il bando è aperto a società giuridiche o individuali o liberi professionisti con partite iva.


4.
In riferimento al bando in oggetto non mi è chiaro il seguente punto dove si indica:

—Portfolio di non più di 10 pagine in formato PDF A3 orizzontale con una risoluzione non inferiore a 150 dpi, dimostrativo degli incarichi di progettazione attinenti al tema del presente bando, svolti negli ultimi 5 anni (un solo documento per gruppo).

Si intende che ogni gruppo, composto da n. persone, può portare al massimo 1 pdf contenente al massimo 10 pagine?

Sì, in un unico documento PDF composto al massimo di 10 pagine il portfolio deve essere anonimo.


5.
Cv e portfolio anonimi con codice alfanumerico, ma come si fa a compilare l’allegato 1 e    presentare il documento di riconoscimento se bisogna restare nell’anonimato?

La segreteria gestisce la separazione tra i documenti per cui la giuria non è in grado di identificare i partecipanti.


6. 
La domanda di partecipazione deve essere presentata dal legale rappresentante a pena di esclusione. Questo vale solo per le persone giuridiche? Io posso presentarla personalmente?

Se è una srl sarà rappresentata dal legale rappresentante della società, se è un gruppo mista si deve designare un rappresentante, se è una persona fisica unica lo sarà di se stesso.


7.
Tra i soggetti che possono rientrare, si parla molto di professionisti mentre noi siamo una Srl. Possiamo partecipare?

Una Srl è composta da professionisti. Dunque potete partecipare, in questo caso sarà il legale rappresentante che dovrà presentare la domanda attraverso la compilazione dell’Allegato 1 e il suo documento di identità.


8.
La domanda di partecipazione va fatta in forma anonima, ma l’invio andrà fatto dalla Pec aziendale che, in qualche modo, si riallaccia alle generalità del mittente. È corretto?

La segreteria gestisce la separazione tra i documenti per cui la giuria non è in grado di identificare i partecipanti.


9.
Assunto che l’azienda possa partecipare, il portfolio, ovviamente sarà quello aziendale.

I curriculum, invece, saranno delle singole risorse che lavoreranno al progetto?
In quest’ultimo caso, anche le risorse dovranno avere un codice alfanumerico o figureranno, in forma anonima, nel curriculum aziendale?

Se è una società di qualunque forma giuridica a partecipare allora il CV va inteso della società. I curriculum personali, sempre anonimi, vanno aggiunti al documento se si dovessero considerare particolarmente rilevanti ai fini delle competenze personali messe in gioco. 

Il codice alfanumerico è solo uno e si riferisce alla vostra partecipazione.


10.
In merito al bando volevo chiedere dove è possibile indicare il codice alfanumerico prescelto che poi contraddistinguerà tutti i file. Bisogna fare un file a parte?

Il codice alfanumerico prescelto deve essere inserito almeno nella copertina del Portfolio, nel/nei curriculum vitae e nella nomenclatura di tutti i file richiesti dal bando.


11.
Nel caso in cui non ho maturato ancora 5 anni di esperienza, come posso partecipare?

Puoi partecipare al bando e mettere in campo la tua passione ed esperienza se ti presenti in team insieme ad altri membri che come te hanno passione, cultura progettuale, esperienza già maturata – da almeno 5 anni – nella progettazione di brand identity e immagine coordinata.

Questa non è una restrizione bensì una necessità finalizzata a garantire che i candidati abbiano un livello di competenza adeguato ad affrontare le sfide specifiche del progetto, nonché qualità degli elaborati e tutela della professione.

Competenza ed esperienza – nella fase 1 – saranno valutate dalla Commissione  secondo i criteri riportati nell’articolo 6.1 (70 Punti per la qualit. dei lavori professionali presentanti nel portfolio; 20 Punti per l’attinenza dei lavori eseguiti al tema del bando; 10 Punti per esperienze di team e/o raggruppamento comprendente professionalità diversificate).


12.
Come si fa ad identificarsi come team o azienda ed accedere ai 10 punti del punto 6.1 del bando non dovendo inserire nome dell’azienda ma solo codice alfanumerico?

La Commissione valuterà le esperienze citate nel/nei curriculum vitae consegnati oltre che la descrizione, la pertinenza e la qualità dei progetti inseriti nel portfolio.


13.
In caso di raggruppamento, la dicitura “Le/il concorrentə e/o il raggruppamento dovrà aver maturato esperienza nei campi della comunicazione visiva, in particolare deve aver realizzato o partecipato attivamente negli ultimi 5 anni alla redazione e realizzazione di progetti di identità visiva” è da intendere per ogni membro del raggruppamento o è da riferirsi solamente al soggetto mandatario capogruppo? 

Certamente il capogruppo in caso di raggruppamenti ed il legale rappresetante in caso di società dovrà avere queste caratteristiche, in ogni caso è sempre auspicabile che una rilevante maggioranza di membri del gruppo abbia questa caratteristica. 

Questa non è una restrizione bensì una necessità finalizzata a garantire che i candidati abbiano un livello di competenza adeguato ad affrontare le sfide specifiche del progetto, nonché qualità degli elaborati e tutela della professione


14.
Il codice alfanumerico è scelto dai partecipanti? E, nel caso di un gruppo di partecipanti, ci sarà un solo codice per tutto il gruppo o ogni componente avrà il suo?

Sì, il codice alfanumerico composto di 4 lettere maiuscole e 5 numeri è a vostra scelta ed è solo uno in quanto si riferisce alla vostra partecipazione.

15.
Nel portfolio è possibile inserire anche progetti svolti, negli ultimi 5 anni, all’interno di agenzie e/o studi?

Sì, se il progetto è stato realizzato interamente da chi lo presenta. 


16.
Il portfolio di un gruppo di partecipanti dovrà indicare a chi appartiene (es. con codice di riferimento) ogni progetto presentato?

No, un solo portfolio con un solo codice.


17.
Nel caso di vittoria o di partecipazione alla fase 2, posso utilizzare e mostrare il progetto che ho sviluppato nel mio sito web e/o social media?

Certo.


18.
Il bando è aperto alla partecipazione anche di singole imprese, senza ricorso a raggruppamenti temporanei?

Sì, certo.


19.
È necessario che l’azienda sia iscritta al MePA?

No.


20.
Se sono un’azienda, qual è il “Documento di riconoscimento di chi presenta la domanda”? Precisamente, quali documenti è necessario allegare per rendere riconoscibile l’azienda?

Il documento di identità del Legale Rappresentante della azienda/società.


21.
Se sono un’azienda/società, il curriculum vitae da consegnare è quello dell’azienda o il curriculum dei singoli dipendenti dell’azienda che lavorerà al progetto?

Se a partecipare è un’azienda/società il CV va inteso della ’azienda/società. I curriculum personali, sempre anonimi, vanno aggiunti se si dovessero considerare particolarmente rilevanti ai fini delle competenze personali messe in gioco. 


22.
I curricula devono essere redatti seguendo specifici standard formali (ad es. Curriculum europeo)?

No, è possibile scegliere il formato che si ritieni più opportuno a descrivere l’esperienza, la capacità e la professionalità maturata. Purché sempre anonimo.


23.
Il portfolio deve rispettare 10 pagine a candidato, o tutti i candidati devono fornire un unico portfolio di 10 pagine?

Nel caso in cui la candidatura sia in forma individuale che di raggruppamento temporaneo di imprese e/o di professionistə, il portfolio anonimo dovrà essere unico. 


24.
Il codice alfanumerico può essere scelto da noi? O ci verrà attribuito?

Come riportato all’articolo 4 di pagina 6 del bando, il codice alfanumerico scelto da voi e dovrà essere composto di quattro lettere maiuscole e cinque numeri (p.E. “ABCD12345”). Tale codice dovrà essere riportato nella denominazione di tutti file richiesti per la partecipazione.


25.
Come viene assegnato il codice alfanumerico? 

Il  codice alfanumerico è a vostra scelta e deve essere composto di quattro lettere maiuscole e cinque numeri (p.E. “ABCD12345”). 

Tale codice dovrà essere riportato nella denominazione di tutti file richiesti per la partecipazione alla FASE 1.


26.
Per la domanda da inviare via pec, l’allegato 1 è l’unico compilato con i dati dei partecipanti insieme alla carta di identità del legale rappresentante, è corretto?

Sì, Allegato 1 e Documento di Identità sono gli unici documenti non anonimi che saranno consultati esclusivamente dalla segreteria in caso di selezione per ricontattare il partecipante e validare l’identità. Questi documenti non saranno consultati dalla Commissione.