Ci ha lasciato Piero De Macchi, grafico, type designer, calligrafo, incisore, nato a Torino nel 1937.
“La scomparsa di Piero De Macchi non è solamente la perdita di un uomo di straordinario talento, ma anche di una persona di passione, un amico e un progettista di grande umiltà e riservatezza, che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della grafica e della tipografia. Piero è stato un maestro nell’arte del disegno dei caratteri, una carriera iniziata al fianco di Aldo Novarese nella storica fonderia Nebiolo di Torino e continuata nel mondo del disegno digitale. Il suo genio non si è limitato alla professione di disegnatore di caratteri. Affascinato dalla magia delle meridiane e dal semplice tratto di una penna, Piero ha amato ogni arte, dalla calligrafia all’incisione, sempre capace di trasferire con passione la sua sensibilità estetica in opere di grande bellezza e precisione.
Con la stessa dedizione con cui creava caratteri e opere d’arte, Piero ha vissuto la sua vita in modo semplice e discreto, lontano dai riflettori, preferendo che il suo lavoro parlasse per lui. Coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo ricorderanno non solo la sua straordinaria competenza, ma anche la sua umanità e il suo carattere gentile. Il mondo del design perde oggi un pilastro, ma il suo spirito continuerà a vivere attraverso le sue opere, che resteranno per sempre a testimoniare il suo contributo alla cultura visiva.”
Davide Eucalipto
“Pietro De Macchi, type designer, calligrafo e incisore, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del lettering italiano. Torinese, dopo l’apprendimento delle arti tipografiche presso l’ITI Bodoni di Torino lavora, per quattro anni, come designer di lettere presso lo Studio Artistico Nebiolo, diretto da Aldo Novarese. In seguito lavora presso l’ufficio pubblicità del Gruppo Finanziario Tessile per poi iniziare la libera professione. Lo ricordo con affetto per la sua cordialità e competenza da primo pioniere in Italia della digitalizzazione delle font con il complicatissimo software Ikarus e di quelli sviluppati successivamente. Fu partner italiano del Progetto CEE Didot che voleva salvare il sistema di misurazione tipografica europeo contro il sempre più dominante strapotere del sistema anglo americano e dedicato alla formazione per il design del lettering con strumenti informatici.
La sua esperienza internazionale lo ha spinto a promuovere in Italia una cultura avanzata del disegno della lettera, fondando nel 1992 a Torino l’associazione calligrafica “Dal Segno alla Scrittura”. Tra i suoi molteplici caratteri voglio ricordare il “Nomina” disegnato per gli elenchi telefonici che permetteva un’elevata leggibilità a grandezze piccole di testo. Suoi sono anche i marchi e logotipi di prestigio come Fiat, Ferrero, Olivetti, Costa Crociere e Iveco, quest’ultimo disegnando un carattere lineare apposito. La sua eredità nel type design continuerà a ispirare le future generazioni.
Ciao e grazie Piero.”
Giangiorgio (Giò) Fuga
La sua attività professionale inizia nel 1956 allo Studio Artistico Caratteri Nebiolo, a fianco di Aldo Novarese: Nel 1971 inizia l’attività in autonomia, avviando lo Studio De Macchi progetti grafici, fino a tutto il 2003 svolge collaborazioni di progettazione grafica con molti committenti tra cui: Fiat, Iveco, Ferrero, Olivetti, Gruppo Cir, Unione Industriale Torino, Seat Editrice, Caffarel, Costa Crociere. La maggior parte dei suoi caratteri tipografici sono stati commissionati da società.
Parte della sua produzione di caratteri è visibile qui https://luc.devroye.org/fonts-38939.html
Immagine dal Catalogo inventario mostra di incisioni su temi tratti dal libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino e altre opere grafiche, Pino Torinese, 2022