Aggiornamento Call Numero speciale di Progetto Grafico. Journal vs magazine.

L’evoluzione contemporanea dell’editoria periodica di informazione e dell’editoria scientifica

Il concetto di rivista è stato fortemente influenzato sia dagli eventi che hanno intersecato la nostra storia recente, sia dall’evoluzione tecnologica che ha avuto luogo nel corso degli ultimi due decenni.
Da un lato permane ed è rafforzata l’idea di periodico che sia veicolo di produzione della conoscenza secondo criteri scientifici. Dall’altro, il fiorire di una serie di strumenti di comunicazione di massa, ha cambiato il ruolo, le funzioni e lo sviluppo del periodico di informazione e divulgazione, riducendone l’impatto di massa (ormai assunto da social network e affini), e posizionando la rivista su un piano completamente diverso esaltandone l’aspetto materiale.


Nel mondo anglosassone quello che noi chiamiamo rivista ha due nomi per indicare due funzioni completamente differenti e non sovrapponibili per scopi, linguaggio e funzioni sociali.
Il journal è una rivista scientifica che pubblica articoli secondo un processo di doppio referaggio cieco (double blind peer review) e li seleziona in base al rigore scientifico con cui sono prodotti e alla rilevanza dei risultati ottenuti, senza considerare aspetti soggettivi quali opinioni, posizioni politiche o interessi personali dei revisori.
Il modello commerciale imperante (discutibile) ormai insito nel contesto accademico si basa sulla necessità dei ricercatori di pubblicare i risultati della propria ricerca per diffondere la conoscenza e al contempo ottenere progressi nella propria carriera. Questo ha portato a un ribaltamento del meccanismo “domanda offerta” al punto che molto frequentemente sono gli stessi ricercatori a dover pagare per pubblicare il proprio lavoro, in particolare se vogliono che sia rilasciato pubblicamente e, venendo letto e citato da colleghi, assuma rilevanza scientifica.


Il linguaggio di un journal è funzionale alla presentazione di una ricerca scientifica, quindi costruito su un modello argomentativo eminentemente logico, che, seppure improntato alla chiarezza, non necessariamente si presta alla divulgazione, né all’informazione. Il linguaggio è standardizzato e la forma grafica è tendenzialmente anonima, anche se la comunicazione visiva è fortemente presente (ad es. graphical abstract e grafici).
Al contempo, il movimento dell’Open Science, che si propone di rendere accessibile la ricerca scientifica, pone tra i suoi pilastri l’editoria scientifica aperta e quindi l’accesso ​​aperto alle pubblicazioni e ai dati relativi alla ricerca. Di conseguenza il journal è essenzialmente digitale, per quanto possa esistere anche in versione stampata.


Il magazine è una rivista che al contrario ha lo scopo di comunicare con un pubblico che, per quanto di nicchia, desidera avere una particolare informazione, un particolare punto di vista, uno specifico taglio editoriale e può divenire oggetto di auto-riconoscimento ed espressione dal punto di vista estetico.
Il magazine ha quindi la necessità di sviluppare un linguaggio compatibile con il proprio lettore di riferimento. Questo solleva il problema di che forma possa assumere una rivista di grafica che voglia varcare gli stretti confini del proprio ambito professionale e cercare di interloquire anche con altri fruitori.
Il magazine può anche essere digitale, ma, soprattutto in ambito grafico, permane forte il gusto e l’ambizione di produrre un artefatto fisico.

I temi

Date queste premesse occorre ripensare l’idea stessa di rivista e provare a fare un ragionamento progettuale su vecchie e nuove modalità e sulle funzioni sociali a cui una rivista di un’associazione deve assolvere.
Emergono una serie di temi su cui è necessario avviare una discussione.
In particolare:
– come affrontare la sostenibilità economica di una rivista nel contesto contemporaneo, e con quali modelli;
– quali sono le funzioni a cui assolve l’editoria periodica nell’ambito del progetto della comunicazione;
– il ruolo, la funzione e i modelli su cui fondare un’editoria open access, l’open science e la free culture: opportunità, problemi, prospettive;
– le problematiche di un modello fondato sulla peer review e possibili alternative e integrazioni;
– la distribuzione e la diffusione: attraverso quali canali una rivista può arrivare a dialogare con un pubblico potenziale, come può arrivare ad un pubblico più ampio per educare interlocutori che usufruiscono dei servizi di comunicazione;
– il magazine come strumento di divulgazione ed empowerment;
– qual è il ruolo e la funzione sociale che può assumere la rivista di un’associazione professionale;
– che funzioni hanno in una rivista di un’associazione gli aspetti formativi e di aggiornamento, gli aspetti legati alla promozione della professione, le questioni inerenti al dibattito intellettuale e politico intorno al progetto della comunicazione;
– possibili alternative o integrazioni all’attuale modello di peer review;
– casi studio storici o contemporanei sull’impatto delle riviste sulla società;
– in che modo una rivista può interagire con il mondo della comunicazione digitale e con il mondo analogico della carta e della comunicazione in presenza.

Informazioni per la partecipazione
La call è aperta per saggi contenenti:
– articoli di ricerca
– documento di posizione (position paper)
– recensioni della letteratura (literature reviews)

Gli articoli di ricerca hanno una lunghezza massima di 20000 battute (bibliografia esclusa).

I documenti di posizione hanno una lunghezza massima di 10000 battute (bibliografia esclusa).
Le recensioni hanno una lunghezza massima di 12000 battute (bibliografia esclusa).

Ogni saggio dovrà essere corredato da un graphical abstract, un abstract breve di 500 battute, una bibliografia.

I documenti dovranno essere redatti secondo le norme APA 7h edition.

Tutti gli articoli saranno soggetti a doppio referaggio cieco, pertanto l’articolo dovrà essere censurato di ogni riferimento personale.

Il file dovrà essere in formato .doc e nominato con le prime due parole del titolo dell’articolo.
Oltre al documento contenente il saggio andrà consegnato un documento intitolato “not for review”, contenente: Titolo, nomi degli Autori e acknowledgements e il file “Aiap_Licenza-pubblicazione.pdf” compilato e firmato.

Le lingue ammesse sono Italiano e Inglese.

Per gli articoli di ricerca si suggerisce di utilizzare la struttura organizzativa IMRaD.

Per i documenti di posizione si suggerisce di usare la seguente struttura:
– Esposizione del tema con informazioni di contesto
– Presentazione di possibili obiezioni
– Argomenti a supporto delle proprie posizioni
– Discussione sul perché la posizione espressa è quella più solida/promettente nonostante le argomentazioni contrari
– Ripresentazione della tesi e sintesi degli argomenti a sostegno

I tempi: nuova deadline
Consegna full paper: 15 giugno 2023 15 luglio 2023
Accettazione e revisione: 17 luglio 2023 25 agosto 2023
Correzioni richieste: 16 agosto 2023 25 settembre 2023
Pubblicazione: autunno 2023

I file vanno inviati alla mail aiap@aiap.it con oggetto: Call numero speciale Progetto Grafico

Aggiornamento 25 maggio 2023

In seguito ad alcune interessanti segnalazioni giunte al consiglio direttivo, abbiamo deciso di chiarire i motivi del nostro lavoro e l’obiettivo che ci poniamo con questa call. 

Il numero 40 di Progetto Grafico, JOURNAL VS MAGAZINE che stiamo proponendo nasce come volontà di coinvolgere più persone possibile in una riflessione aperta sull’idea di rivista, al fine di impostarne l’evoluzione futura. 

Abbiamo scelto la modalità della call aperta perché è nostra intenzione non escludere nessuna riflessione, purché proposta con rigore argomentativo e qualità.  

Abbiamo formulato la possibilità di proporre articoli e position paper; dopo vari scambi avuti con persone sia interne che esterne all’associazione, si è voluto estendere la call a panel, interviste e visual essay. La nostra idea è quella di includere il maggior numero di riflessioni e più modalità di formulazione possibile. 

Abbiamo ricevuto negli anni moltissime osservazioni, riflessioni e critiche alla nostra rivista; ci farebbe piacere che si trasformassero in discussioni propositive e progetti strutturati.  

La necessità della review nasce dal fatto che PG ha un riconoscimento come rivista scientifica e deve rispondere a dei requisiti già descritti nella call; al contempo, chiediamo di proporre modalità innovative etc. Inoltre riteniamo che il concetto di rivista cartacea sia uno strumento vitale per la divulgazione, la discussione e il reportage, oltre che per la sperimentazione visiva. 

Questo numero della rivista sarà curata dal direttivo: siamo aperti a ogni contributo, soprattutto se mette in discussione modelli precostituiti.

Cogliamo l’occasione per prolungare la scadenza per la consegna degli articoli fino al 15 luglio.  

Per ulteriori informazioni: aiap@aiap.it