The Magic of Things
Poster Collection 24
Il libro esplora una passata strategia del fare advertising nei poster svizzeri in cui oggetti banali, quotidiani – burro, una macchina da cucire o scarpe – sono presentati come oggetti del desiderio, invitando il pubblico all’acquisto.
Liberi da ogni altra contestualizzazione, gli oggetti acquistano una presenza sensuale e un’aura magica. L’artefatto poster ha avuto il periodo di massimo splendore in Svizzera negli anni ’40 con designer come Niklaus Stoecklin, Peter Birkhäuser, Otto Baumberger.
Con l’evoluzione della società dei consumi, tuttavia, l’attenzione esclusiva sul prodotto e il marchio non era più sufficiente nella pubblicità, le sensazioni associate agli oggetti e a come erano riferiti al vivere quotidiano sono divenute sempre più importanti.
Oggi è nel manifesto culturale che la rappresentazione magica delle cose sta vivendo una sorta di rinascita.