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C - Regolamento di Assemblea


9. DISPOSIZIONI GENERALI
Oltre a quanto previsto dagli articoli 12, 13, 14, 15, 16 dello Statuto dell’Associazione è compito dell’Assemblea decidere sul trasferimento della sede legale e/o operativa.

10. REGOLAMENTO DI GESTIONE ASSEMBLEARE
10.1 Composizione
L’Assemblea, nelle sue declinazioni Ordinaria, Ordinaria Elettiva (convocata ogni tre anni cfr. art. 12.2 dello Statuto) e Straordinaria AIAP è composta dai membri indicati negli articoli 5, 6, e 12 dello Statuto dell’Associazione.
10.2 Modalità di Convocazione e costituzione
Le modalità di convocazione e di costituzione delle Assemblee sono regolamentate agli articoli 13 e 14 dello Statuto dell’Associazione.
La convocazione è valida anche se effettuata tramite fax o effettuata per via telematica attraverso email.
Con una o più comunicazioni successive il Presidente e il Consiglio Direttivo predispongono la documentazione da inviare ai soci inerente i temi posti all’ordine del giorno.
In caso di Assemblea Ordinaria Elettiva, valgono gli articoli di cui ai punti: 12, 13, 14, 15, 16 dello Statuto nonché il regolamento di Assemblea esplicitato nel presente Regolamento nazionale.
In caso di Assemblea Straordinaria sarà inviata ai soci, per via telematica, tutta la documentazione necessaria alla comprensione degli argomenti posti all’ordine del giorno e posti a votazione, almeno 15 (quindici) giorni prima della data prevista.
Di tutto ciò viene fatta pubblicazione sul sito web Associativo nella parte riservata agli Atti ufficiali.
10.3 Deleghe
Il socio che non partecipa o abbandona definitivamente la seduta dell’Assemblea può delegare un altro socio a rappresentarlo.
Ogni socio può raccogliere fino ad un massimo di una delega.
La delega, che è irrevocabile, deve avere forma scritta ed essere consegnata alla Segreteria dell’Assemblea in tempo utile e comunque al massimo prima dell’inizio della stessa.
Il socio presente non può farsi rappresentare in caso di temporanea assenza dalla seduta.
10.4 Ordine del giorno: stesura
La stesura dell’ordine del giorno compete al Presidente e al Consiglio Direttivo.
Ogni Delegazione regionale oppure ogni socio o gruppo di soci firmatari qualora non sussista la Delegazione può far pervenire al Presidente e al Consiglio Direttivo proposte di argomenti accompagnate da una nota illustrativa da inserire all’ordine del giorno della successiva sessione Ordinaria dell’Assemblea nazionale.
Il Presidente di Assemblea può, nel corso della seduta dell’Assemblea e per esigenze di funzionalità, variare l’ordine cronologico dei punti posti all’Ordine del giorno. Tale variazione sarà verbalizzata.
In casi eccezionali di necessità e urgenza l’Assemblea, su proposta del Presidente di Assemblea o su proposta dei tre quinti dei presenti, può inserire nuovi argomenti all’ordine del giorno. In tal caso l’Assemblea si esprime preventivamente sull’ammissibilità del nuovo punto all’ordine del giorno.
10.5 Commissioni istruttorie
Il Presidente e il Consiglio Direttivo, di propria iniziativa ove ne ravvisino l’opportunità o su mandato dell’Assemblea, nominano Commissioni formate da soci che si riuniscono al di fuori delle sedute dell’Assemblea, finalizzate all’istruzione di argomenti inseriti all’ordine del giorno.
L’atto di nomina della Commissione, che deve essere comunicato sulla parte del sito web associativo riservato agli Atti ufficiali, deve contenere:
- il mandato;
-le modalità, i tempi di lavoro e quelli di informazione intermedia all’Associazione;
- la composizione;
- il nominativo del Coordinatore scelto tra i soci eletti o nominati;
- il recapito a cui far giungere eventuali osservazioni e contributi;
- la possibilità di avvalersi di consulenti esterni alla Commissione.
Su specifico mandato dell’Assemblea, il Presidente ed il Consiglio Direttivo possono nominare Commissioni di composizione diversa da quella prevista nel presente articolo.
10.6 Segretario verbalizzante
Il Segretario verbalizzante provvede alla redazione del resoconto della sessione che deve indicare i nomi dei membri presenti, contenere un breve cenno dei fatti, l’enunciazione delle questioni proposte e le deliberazioni dell’Assemblea nazionale.
Ciascun componente dell’Assemblea può richiedere che negli Atti venga riportata per intero una sua dichiarazione.
I resoconti delle sessioni sono riuniti in appositi volumi secondo un indice cronologico e conservati presso la segreteria nazionale.
A maggior documentazione, di tutti i lavori assembleari viene fatta registrazione digitale di cui si deposita copia in segreteria nazionale.
10.7 Relazione del Consiglio Direttivo Nazionale
In apertura dei lavori della sessione Ordinaria dell’Assemblea annuale nazionale, il Presidente nazionale presenta la relazione con la quale riferisce sull’attuazione dei compiti statutari e sui mandati ricevuti dall’Assemblea elettiva. Sulla relazione i soci possono porre domande di chiarimento, offrire pareri o contributi e proporre deliberazioni. In chiusura dei lavori dell’Assemblea Ordinaria la relazione, dopo la replica del Presidente e il Consiglio Direttivo, viene posta in votazione su deliberazione specifica.
10.8 Relazione del Tesoriere
Si rimanda alle indicazioni di cui all’art. 22 dello Statuto per i compiti del Tesoriere.
A seguito del riscontro della gestione finanziaria e contabile e della revisione dei Bilanci, avvenuta di concerto con il Collegio dei Revisori dei Conti, il Tesoriere esprime la sua valutazione redigendo una relazione che viene presentata all’Assemblea Ordinaria per l’approvazione.
10.9 Votazioni e scrutini
Per le votazioni delle Assemblee annuali, Elettive e Straordinarie, si rimanda all’art. 14 e 15 dello Statuto.
Per tutte le altre eventuali votazioni e/o delibere assembleari vengono eletti tre scrutatori di cui uno farà da Segretario verbalizzante in sede di scrutinio. Questi soci, così scelti, attendono a tutte le operazioni di voto a scrutinio palese e/o segreto e danno comunicazione al Presidente di Assemblea dei risultati.
Il Presidente proclama l’esito della votazione.
Qualora il risultato della votazione sia evidente come palese, il Presidente può proclamarne l’esito rinunciando al conteggio dei voti.
10.10 Diritto di parola
Nella discussione in Assemblea il diritto di parola viene regolamentato dal Presidente dell’Assemblea.
È responsabilità del Presidente dei Probiviri e del relato Collegio vigilare affinché le modalità e le procedure vengano rispettate. È dello stesso organo la responsabilità di vigilare sui contenuti e le forme della comunicazione nonché del diritto di parola affinché nessuno dei presenti (ma anche degli assenti) sia offeso nel proprio operato o nella propria dignità.
10.11 Deliberazioni
Per deliberazione si intende una dichiarazione di volontà compiuta dall’Assemblea nell’esercizio della potestà prevista dallo Statuto:
Le deliberazioni dell’Assemblea sono conseguenza di atti elettivi, proposte di mozioni d’ordine e proposte di raccomandazioni.
- Le elezioni sono atti procedurali posti a designare i soci che ricopriranno gli incarichi previsti dagli articoli 16, 17, 18 dello Statuto, nonché normate nel presente Regolamento alla sessione “D” definita “Regolamento nazionale per il rinnovo delle cariche sociali”.
- Le mozioni d’ordine sono richieste di deliberazioni il cui dispositivo ha carattere vincolante di discussione e votazione sui destinatari.
- Le raccomandazioni sono richieste di deliberazioni il cui dispositivo ha carattere di invito, suggerimento, senza vincolo di tempi e di modi sui destinatari.
- Le deliberazioni devono contenere tutti gli elementi necessari per una chiara espressione e comprensione della volontà di quanto disposto dall’Assemblea nazionale.
- Le deliberazioni contenenti un dispositivo la cui realizzazione comporta oneri economici, dovranno essere concertate con il Tesoriere e il Collegio dei Revisori dei Conti e indicare il limite di spesa ed i criteri di reperimento delle risorse, sui quali il Consiglio Direttivo nazionale esprimerà un proprio parere.
- Il giudizio di ammissibilità delle proposte di deliberazione è rimesso al Presidente di Assemblea sentito il parere del Presidente nazionale del Presidente dei Probiviri.
10.12 Mozioni d’ordine
Sono mozioni d’ordine quelle proposte volte a dare un diverso corso ai lavori assembleari o specifiche richieste agli organi di gestione e controllo dell’Associazione.
Coloro che intendono avanzare una “mozione d’ordine” hanno diritto di sottoporla all’Assemblea al termine dell’intervento in corso e dopo averne presentato il testo al Segretario generale ad inizio Assemblea.
Il dibattito sulla mozione d’ordine è limitato ad un intervento contro e ad uno a favore, dopo di che la mozione viene messa ai voti.
La mozione d’ordine viene approvata a maggioranza semplice se in Assemblea Ordinaria, con i tre quinti dei presenti se in Assemblea Straordinaria.
In nessuna circostanza la procedura prevista dal comma precedente potrà essere utilizzata per modifiche allo Statuto ed ai Regolamenti.
10.13 Impugnazione delle deliberazioni
Ogni deliberazione, sia essa adottata in sessione Ordinaria che Straordinaria, può essere invalidata se risultante in difformità da quanto espresso nello Statuto e nel presente Regolamento.
L’impugnazione si esercita mediante ricorso scritto al Presidente e al Collegio dei Probiviri entro l’ultimo giorno del mese successivo alla pubblicazione degli Atti dell’Assemblea Generale.
L’impugnazione non sospende l’esecuzione, finché non interviene la decisione del Presidente, sentito il parere consultivo del Collegio dei Probiviri. Il Presidente è tenuto a pronunciarsi non oltre il sessantesimo giorno dalla presentazione del ricorso.
Il ricorso e la decisione del Presidente vengono pubblicati sulla parte riservata agli Atti ufficiali del sito web associativo.
10.14 Votazioni telematiche
Il Presidente può, in particolari ed eccezionali casi, di propria iniziativa e/o su richiesta del Consiglio Direttivo nazionale o della stessa Assemblea Generale, chiamare i soci a deliberare con votazioni telematiche.
Le procedure e le modalità per la votazione telematica viene effettuata tramite Posta Elettronica Certificata se la votazione è palese; dietro conferimento di password se la votazione è a scrutinio segreto. Entrambe le votazioni si effettuano nell’area riservata del sito.
10.15 Libertà di voto
Chi interviene alla votazione dichiara una volontà propria in forza di un potere che gli deriva dallo “status” di socio.




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via Ponchielli, 3
20129 Milano

18 January 2021

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