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Settimana Internazionale della Grafica. Napoli 2009

Una settimana, quella internazionale dedicata al design ideata e prodotta dall’Aiap, in cui Napoli si è posta come capitale europea del design grafico, accogliendo generosamente i numerosi ospiti e quanti sono arrivati in città per seguire tutti gli incontri organizzati per la fitta manifestazione, in cui si sono avvicendati dal mattino sino a sera inoltrata, seminari, workshop, conferenze, tavole rotonde, mostre, open studios, incontri.

La manifestazione, la cui insolita struttura ricorda le Design week che si avvicendano in ogni città d’Europa, ha rivolto più sguardi incrociati e molteplici sulla contemporaneità senza tralasciare però quanto appartiene al recente passato della disciplina progettuale, riletto attraverso una serie di mostre che a partire da importanti esperienze internazionali, come la retrospettiva dedicata ad Armando Milani, è approdata a un omaggio a Franco Canale e Alfredo Profeta, “pionieri” nel campo del graphic design a Napoli.

Molteplicità che ritroviamo nella concezione del titolo, quel Design per, volutamente aperto e incompleto, cui sono stati aggiunti di volta in volta i termini relativi ai quattro temi scelti, il libro, l’ambiente, l’impresa, i nuovi linguaggi, sui quali si sono intrecciati gli incontri e i laboratori, le riflessioni teoriche e progettuali. Un Design per che, completato con il suo sottotitolo - Settimana Internazionale della grafica - rimanda inesorabilmente alla doppia natura del design grafico oggi, disciplina aperta e trasversale a tutti gli ambiti del design ma anche legata al “fare progettuale” dove i temi della grafica trovano applicazione e strumenti nelle riflessioni del design.
Temi interessanti ai quali altrettanti se ne potrebbero sostituire in future edizioni che potranno prendere il testimone ricevuto da Napoli e consentire, come è accaduto nella città partenopea, una duplice lettura della situazione locale e globale, entrambe dense di problematiche e temi di riflessione, tangenze e punti di divergenza.

Molteplicità che si ritrova coerentemente nella scelta grafica, non univoca ma moltiplicata per quattro, affidata ad Alessandro Cocchia, Matilde Lepore, Lucia Roscini, Gianluca Tramontano, che della X, ics, per o for per dirla all’inglese, hanno dato una loro interpretazione che arricchisce il progetto e ricorda il senso e l’importanza del lavorare insieme e condividere mete e utopie, come si confà a un’associazione.

L’intento dei responsabili scientifici e organizzativi dell’evento – Beppe Chia e Daniela Piscitelli – è stato quello di offrire un largo ventaglio di tematiche sulle quali confrontarsi anche in maniera accesa, in completa assonanza con la complessità del ruolo rivestito dal graphic designer a cui si richiede non soltanto un impegno nel campo professionale ma rivolto anche e prioritariamente alla didattica e alla ricerca.

Il contesto di Design per ha trasformato il termine rete, spogliandolo di qualsiasi significato che non fosse fatto di facce, accenti diversi, email e numeri di telefono, obiettivi comuni, piattaforme di lavoro sulle quali impegnarsi per incontrarsi ancora.

In un momento storico ed economico difficile come quello attuale va sottolineata la capacità messa in atto dall’Aiap come associazione, di convogliare risorse per la costruzione di un evento così importante, creando un fitto sistema di relazioni tra i principali enti e istituzioni della città, occasione importante e rara per affrontare insieme e in maniera critica, tematiche comuni e legate al design. A ognuno di essi va il ringraziamento per avere contribuito in diversa misura e in vario modo, alla realizzazione di Design per, che è stato accolto in prestigiose sedi della città, il Rettorato della Seconda Università degli Studi di Napoli, il Museo Pan, il Museo Madre, l’Accademia di Belle Arti, il Museo Hermann Nitsch.


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Alessandro Cocchia per Design Per.

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18 January 2021

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