Progetto Grafico

Progetto grafico 28


Pubblicare

a cura di
Maria Rosaria Digregorio, Silvio Lorusso, Silvia Sfligiotti, Stefano Vittori

Nel dedicare un numero al “Pubblicare”, da sempre tema centrale per chi si occupa di design della comunicazione, Progetto grafico ha deciso di partire da una ridefinizione ed estensione del termine, per portarlo oltre la sua accezione principalmente editoriale, verso quella di “rendere pubblico, divulgare”.

Il contesto attuale vede un’ibridazione tra editoria stampata e digitale, aiutata dalla nascita e diffusione di moltissimi strumenti che facilitano il processo del pubblicare, lo rendono più accessibile e a volte persino automatico e involontario: sotto questa luce, qualunque attività on-line può essere considerata una forma di pubblicazione.

Se chiunque può essere editore, diventa fondamentale tenere in conto altri due aspetti cruciali del processo: da una parte la distribuzione e la fruizione da parte di un pubblico, e dall’altra gli strumenti in continua evoluzione che rendono tutto questo possibile.

Le figure coinvolte nel processo (autori, editori, designer/produttori, lettori) non hanno più ruoli nettamente definiti: potenzialmente, chiunque può essere editore, e può trovare lettori ovunque. Ma è necessario chiedersi quanto ciò che è pubblico sia effettivamente accessibile, e riconsiderare le pratiche del Pubblicare all’interno del più ampio scenario dell’accesso alla conoscenza.



Publishing

edited by
Maria Rosaria Digregorio, Silvio Lorusso, Silvia Sfligiotti, Stefano Vittori

By devoting an issue to “Publishing,” which has always been a central theme for people dealing with communication design, Progetto grafico has decided to start by redefining and expanding upon the term, going beyond its primarily editorial connotations to explore its significance as “making public; disclosing; popularizing.”

The current scene includes a hybrid between print and digital publishing, aided by the emergence and spread of many types of tools that facilitate the publishing process, making it more accessible and sometimes even automatic and involuntary: in this light, any online activity can be considered a form of publication.

If anyone can act as publisher, it becomes essential to take into account two other crucial aspects of the process: on the one hand, the distribution and use by an audience; and, on the other, the continually evolving tools that make it all possible.

The people involved in the process (authors, editors, designers/producers, readers) no longer have clearly defined roles: in theory, anyone can be a publisher, and can find readers anywhere. But in practice, one has to wonder how much such public information is actually accessible, and reconsider publishing practices within the broader picture of such information’s accessibility.

 


apri

Sommario / Table of Contents


Silvio Lorusso

Di cosa parliamo quando parliamo di pubblicare
Negli ultimi decenni il significato del termine «pubblicare» si è notevolmente ampliato. L’articolo offre una panoramica dei diversi modelli interpretativi di tale insieme di pratiche alla luce dell’utilizzo, sempre più diffuso, delle tecnologie digitali interconnesse.

What We Talk About When We Talk About Publishing
In recent decades the meaning of the term publish has widened considerably. The article provides an overview of the different models of interpretation of this set of practices in the light of an increasing use of interconnected digital technologies.


Silvio Lorusso, Silvia Sfligiotti

Atti pubblici.
Rassegna non definitiva di tipologie contemporanee di pubblicazione

Public Records.
A Non-Definitive Review of Contemporary Publishing Options


Alessandro Ludovico

Le reti come agenti nello scontro tra stampa post-digitale personale e industriale
La transizione verso una stampa post-digitale sta avvenendo grazie alla consapevolezza di alcuni fenomeni: l’elaborazione al computer di contenuti stampati, il processo di digitalizzazione delle biblioteche e l’accettazione di internet come agente e non come medium vero e proprio.

Networks as Agents in the Clash Between Personal and Industrial Post-Digital Print
The transition towards a post-digital print is happening through the awareness of several phenomena: the computed printed content, the process of digitalisation of libraries and assumption of internet as an agent and not a medium “per se”.


DPT Collective

Flussi di lavoro per la pubblicazione ibrida
La pubblicazione ibrida, sia cartacea che elettronica, richiede nuovi metodi e flussi di lavoro, soprattutto quando è caratterizzata da piccole tirature, progettate in-house con budget ridotti, in cui l’aspetto visivo è preponderante. Al tempo stesso, si delineano nuove opportunità riguardanti tipologie di pubblicazioni innovative, incoraggiate dall’utilizzo del markup logico-semantico.

Hybrid Publishing Workflows
Hybrid print and electronic publishing require new work methods and workflows, especially when the output consists of low-budget, small-edition, visually oriented publications that are designed in-house. At the same time, there are new opportunities for entirely new publication formats, fostered by the use of logical-semantic markup.

estratti selezionati da / excerpts selected by Margreet Riphagen


Jacopo Pompilii

Medium.
Esperienze utente e nuovi scenari per l’editoria digitale
Cos’è la piattaforma nata dal creatore di Twitter, uno strumento ibrido che si pone a metà tra un social network e un editore.

Medium.
User Experience and the New Landscape of Digital Publishing
The platform created by the founder of Twitter, a hybrid tool halfway between a social network and a publisher.


Dušan Barok, Davide Giorgetta, Valerio Nicoletti

Non sono ancora  libri.
Conversazione con Dušan Barok
L’intervista al fondatore di Monoskop è un’occasione per parlare di biblioteche digitali e del loro ruolo nell’ecosistema editoriale.

They are not yet books.
Conversation with Dušan Barok
The interview with founder of Monoskop provides an opportunity to talk about digital libraries and their role in the ecosystem of publishing.


Federico Antonini

Flip flop, rimediazioni e cambi di stato in sette bookwork contemporanei
Sette progetti di ri-pubblicazione, ri-stampa o ri-edizione che esplorano le specificità e i valori progettuali o simbolici intrinseci dei supporti e delle tecniche di riproduzione (supporti digitali, carta, stampa offset, xerox, stampa on demand ecc.) che chi pubblica – non necessariamente l’editore – ha a disposizione.

Flip-Flops, Remediations, and State Changes in Seven Contemporary Bookworks
Seven projects that involve re-publication, re-printing, or re-issuing, exploring the specifities and the symbolic or actual values intrinsic to the book as medium and the techniques of reproduction (digital, paper, offset printing, Xeroxing, printing on demand, etc.) that the individual who publishes – not necessarily a publisher – has at their disposal.


Claude Marzotto

Il piano del discorso
Le costellazioni di immagini, raggruppate con procedimenti associativi, fanno sempre più spesso da chiave di accesso ai contenuti, digitali o meno. Un percorso che ha le sue radici in Warburg e arriva fino a Pinterest.

Area of Discourse
Constellations of images grouped together by association are increasingly becoming the key to accessing content, digital or otherwise. A development that originated with Warburg and is carried all the way through to Pinterest.


Jonathan Pierini, Simone Simonelli

Dire, fare, stampare
Desktop publishing e desktop manufacturing. Effetti sulla professione e prospettive per la formazione
Di fronte agli sviluppi che stanno rivoluzionando i processi di produzione nel design bi- e tridimensionale, un invito a ripensare il ruolo dei designer e quindi le pratiche progettuali e didattiche.

Speaking, Making, Printing
Desktop Publishing and Desktop Manufacturing – Its Impact on the Profession and Potential for Education
Confronted by the developments that are revolutionising the production processes in two- and three-dimensional design, an invitation to rethink the role of designers and the ways they work and learn.


Gianluca Camillini

Oltre il libro
Motivazioni, economia e competenze nelle ricerche editoriali contemporanee

Un’indagine nel panorama italiano della microeditoria, attraverso i punti di vista di chi vi opera: progettisti, curatori, editori.

Beyond the Book
Motives, Economics and Skills in Contemporary Publishing Research
A study of Italian micropublishing from the point of view of those in the business: designers, curators and publishers.


Alberto Bolzonetti

Téchne
Editoria fatta in casa contro l’establishment culturale
Una ricostruzione della produzione editoriale e culturale di uno dei centri più attivi nel panorama delle nuove avanguardie artistiche degli anni Settanta in Italia.

Téchne
Homemade Publishing to Counter the Cultural Establishment
A reconstruction of the publishing and cultural production of one of the most active hubs in the world of new avant-garde art during the seventies in Italy.


Andrea Vendetti

Provo. Controcultura studiata a Corte
Tra il 1965 e il 1967 un movimento anarchico riuscì a ridicolizzare la rigida cultura olandese. La stampa autoprodotta, parte di una comunicazione fuori dagli schemi, ebbe un ruolo fondamentale per la diffusione delle loro istanze, che influenzarono concretamente lo sviluppo della società e gettarono le basi della controcultura europea.

Provo. Counterculture Studied at Court
Between 1965 and 1967 a group of anarchists successfully ridiculed the inflexible Dutch culture. Part of an out of the ordinary communications system, self-publishing had a fundamental role in circulating demands which tangibly influenced the development of society and laid the foundations for a European counterculture.


Fuori tema / Off Topic


Louise Paradis

Riscoprire Jacqueline Casey
Jacqueline Casey, ricordata per il design di manifesti per il MIT, rappresenta una generazione di professionisti statunitensi che fecero proprio l’autorevole movimento grafico svizzero oggi riconosciuto come Stile tipografico internazionale.

Rediscovering Jacqueline Casey
Jacqueline Casey is celebrated for her poster design work at MIT. She represents a generation of US practitioners who embraced the influential Swiss graphic movement, which we now recognise as International Typographic Style.


Antonello Frongia

Storia sociale della fotografia di Ando Gilardi
Un libro che ha raccontato la fotografia «dozzinale, sbracata, offensiva e persino oscena», anticipando un fenomeno – la fotografia di massa – contemporaneo più che mai.

Social History of Photography by Ando Gilardi
A book that examined “trashy, slovenly, offensive and sometimes even obscene” photography, anticipating a phenomenon – mass photography – as contemporary nowadays as ever.


Jonas Berthod

I prossimi modelli per il design
Il ruolo idealizzato che attribuiamo al designer è a rischio: per sopravvivere, i designer devono riprogettare sé stessi come produttori di conoscenza.

Next Design Models
The role of the designer as we idealise it is in peril: in order for designers to survive, they need to redesign themselves into producers of knowledge.


 

 


apri

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18 January 2021

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