Franco Grignani

Pagina pubblicitaria - Alfieri Lacroix


“Una possente attrezzatura meccanica, estesi e perfetti reparti di tipografia, litografia, legatoria: le nuove ottiche ed i grandi risultati della fotoriproduzione zincografica; maestranze pratiche aggiornate e di grande esperienza, guidate da una direzione pronta, attiva e sensibile ai nuovi problemi: L\'Alfieri & Lacroix, uno dei più completi organismi grafici italiani, ricco di tradizione e pronto per i futuri compiti della nuova grafica.”

Progetto grafico e testi di Franco Grignani, (1908-1999).


Alfieri & Lacroix
Se dovessimo fare la storia dell’Industria grafica italiana, 
ci accorgeremmo che l’Alfieri & Lacroix vi occupa un posto di grande protagonista. Dovremmo innanzitutto ricordare che essa è stata la prima vera scuola di questa specializzazione, un seminario da cui sono usciti i migliori 
e più affermati fotomeccanici italiani.
Lo sviluppo di questa azienda può praticamente dividersi 
in due parti, le quali portano rispettivamente i nome di due uomini che ad essa hanno dato l’importanza delle loro forti personalità: Edoardo Lacroix, il fondatore; Dario Morani, 
il ricostruttore.
Se vogliamo documentarci sui primi passi della fotomeccanica del nostro Paese, dobbiamo risalire alla fine del secolo scorso, e precisamente al 1896, anno 
in cui Edoardo Lacroix il tecnico, stabilì con l’Alfieri, finanziatore ed amministratore, la costituzione di una Società per le lavorazioni di foto-tipografia, così era allora denominata la zincografia.
La Sede in via De Cristoforis, le immagini di quel primo laboratorio con il reparto fotografico operante su una terrazza per l’esposizione solare, gli operatori in camicia 
e paglietta, ci danno un’idea molto rappresentativa 
di quell’epoca, che possiamo definire eroica della nostra fotomeccanica.
Degli anni immediatamente successivi, e dell’ulteriore sviluppo dell’azienda, vi sono pure come documentazione alcune edizioni dell’epoca: risfogliamo “la Tipografia” 
di Gianolio Dalmazzo (edizione 1914), e ritroviamo ancora le immagini dell’Alfieri & Lacroix; un’azienda con un’attrezzatura più solida ed un aumentato numero 
di operai, che prepara clichè per clienti di ogni città d’Italia. Ma siamo negli anni in cui la fotoincisione va ancora sotto 
il nome di foto-tipografia.
Nel 1909 lo stabilimento viene trasferito nella grande sede di via Mantegna, completato con reparti tipografici 
per lavori commerciali e soprattutto per edizioni.
Nel 1923, malgrado l’età avanzata, il Lacroix, è sempre sulla breccia ed osserva compiaciuto la passione 
e la capacità con cui un giovane da poco assunto, iscritto alla facoltà di farmacia, e che già aveva sentito l’odore dell’inchiostro da stampa collaborando come giornalista 
al quotidiano della sua città natale, “ La Provincia Pavese”; è Dario Morani poco più che ventenne, il quale inizia 
la carriera in questo stabilimenti di cui avrebbe successivamente assunto sempre più responsabilità.
A Dario Morani viene affidata la direzione del Reparto foto incisione. In meno di un decennio l’ Alfieri & Lacroix varca 
i confini con la fama della sua qualità di produzione. 
Le successive rapide tappe di Dario Morani sono 
la Direzione tecnica nel 1941 e, nell’anno successivo, 
in riconoscimento della sua intelligente dedizione, 
la Direzione Generale dello stabilimento.
La guerra non arresta lo sviluppo dell’azienda sino a che non si arriva ai massicci bombardamenti di Milano, durante i quali lo stabilimento viene ripetutamente colpito. 
Alla fine del conflitto, la gestione finanziaria trova un nuovo impulso di ampie prospettive e Dario Morani può iniziare 
il suo programma di riammodernamento di tutti 
gli impianti, sia per il settore stampa 
che per la fotomeccanica, nonché la riorganizzazione 
dei quadri del personale. 
L’Alfieri & Lacroix arriva così a svolgere in modo autonomo e completo tutto il ciclo di lavorazione grafica, 
dalla fotografia alla fotoincisione, dalla composizione manuale e meccanica alla stampa in tipo e lito 
ed alla legatoria.
Egli può organizzare anche un vasto programma editoriale con collane di opere d’arte, opere sui musei 
e sui monumenti e dedicarsi in particolare alla creazione 
di originali calendari rustici, che personalmente studia 
ed elabora sia nella sostanza che nella forma, rivelando 
una competenza professionale ed una preparazione culturale eccezionali. E’ lui stesso autore tra l’altro 
di un “Dizionario dei pittori pavesi” e di una raccolta 
di poesie in dialetto della sua città.
Sotto la sua guida l’Alfieri & Lacroix ha trovato quel sano spirito di collaborazione che dovrebbe dovunque sussistere tra dipendenti e datori di lavoro. Unico grafico forse 
in Italia, a Dario Morani viene conferita la Medaglia D’oro al Merito Direttivo, e gli viene inoltre riconosciuto il titolo 
di Maestro del Lavoro. Oltre i gravosi compiti della sua attività aziendale , Dario Moroni è sempre stato partecipe della vita associativa del settore.
Eletto più volte Consigliere nell’Associazione Nazionale Industriali grafici e nell’Unione Industriali Fotomeccanici, 
è attualmente vicepresidente del Comitato Grafico del Laboratorio di ricerca dell’Ente Nazionale Carta e Cellulosa di Roma. Dal 1995 è Grand’Ufficiale al Merito della Repubblica.
Con una modernità di concezione promozionale, 
la campagna pubblicitaria svolta negli ultimi anni 
con la collaborazione dell’architetto, Franco Grignani 
è valsa il riconoscimento delle riviste grafiche di tutto 
il mondo e la medaglia d’oro dell’ XI premio Nazionale 
della pubblicità per l’annuncio specializzato per riviste tecniche” e, quest’anno l’ambitissimo riconoscimento 
di merito dell’I.C.T.A – International Center for the typographic Arts – di New York per il “Typo Mundus 20”.
Oggi, Dario Morani, dopo 43 anni di lavoro in questa azienda, ha la soddisfazione di vedere il risultato 
della sua opera, concretizzata nel nuovo grande stabilimento di Settimo, alla periferia di Milano. 
La progettazione e la sistemazione dei vari reparti 
si avvale ancora della sua esperienza tecnica per la migliore efficienza produttiva. Ma egli ha voluto considerare come l’ultimo della sua operosa fatica e, 
con modestia e senso di alta responsabilità, ha trasmesso spirito di esperienza a due giovani Condirettori – il dottor Vittorio Sanguineti e di, Giuseppe Colli – i quali possono continuare sul fertile solco tracciato dal Maestro, perché l’Alfieri & Lacroix si affermi sempre più, sulla base del suo tradizionale altissimo livello qualitativo, in Italia e nel suo mercato internazione.

(da Il Poligrafico Italiano, monografie aziendali del settore poligrafico nazionale,1967).


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18 January 2021

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