Redatto su un’idea di Giuliana Broggi,
da Giancarlo Bonacina e Andrea Fidora
Impaginato da Andrea B. Mosetti
Nel colophon: Copertina di Bruno Munari, (1907-1998).
“La copertina pone in rapporto due “ideali” di bellezza: una donna di Aubrey Beardsley e la Dino Berlinetta GT, disegnata da Pininfarina. Da un lato l’ossessione floreale, la complicazione dell’arabesco; dall’altro una struttura assulutamente semplice che parte da una forma lenticolare dalla quale sono state ricavate le carenature delle ruote. Si è scelto questo recente prodotto del disegno industriale per indicare l’ultimo punto di arrivo di quell’avventura del gusto che l’Almanacco segue lungo l’arco di circa un secolo: ma il circolo pare saldarsi, perché alla partenza e all’arrivo troviamo due forme organiche, due modi della sensualità, dall’animale donna che diventa oggetto prezioso all’oggetto tecnico divenuto forma animale, elemento di paesaggio, seconda natura.”
18 January 2021