“Basato su un edonismo evasivamente superficiale, su un forzato desiderio di scordare l’assillante problematica della realtà, lo svago di massa confonde valori spirituali e materiali fornendo a questi ultimi ragioni di supremazia. Grandi mezzi di comunicazione, su cui prospera un popolo di rovinosi parassiti che provoca l’eritema sociale distruttivo del poco patrimonio culturale che con fatica il cittadino salva a sé stesso, minacciano quotidianamente intelligenza gusto dignità con argomentazioni e spettacoli parabolanti dall’infantilismo alla più prosaica grossolanità. Nella valutazione del pubblico come entità analfabeta, nell’assurda presunzione di una sua impreparazione evolutiva e di un suo non-voler iniziarsi e partecipare, trova solida base la premurosa coltivazione della povertà mentale e del vuoto culturale e psicologico. Delle lezioni di trambusto resta all’ottuso il solo rumore. Lo proposizione di passatempi infantili, di acquisti superflui, di desolanti magnificati diversivi, la confusione di nozione con cultura, di tifo con sport, il perfezionamento del calciopatriottismo e la scoperta del claksondiporto inducono l’immaturo ad esprimere attraverso il vocio il fischio il clangore il proprio gaudio, la soddisfazione alla propria miseria. II rumorista che sopperisce col rombo di una marmitta alla scarsa potenza di una personalità non disturba il lungo sonno della propria torbida opinione ma lede la quiete del cittadino, ne rode la disponibilità, arrabbia, ne deforma il pensiero. Il cittadino informa la comunità che non si ritiene ancora paralizzato dalla massiccia aggressione al proprio cervello, ma si dichiara diffidente del proprio autocontrollo e timoroso di una possibile esplosione di insofferenza, con grande distribuzione di anelli al naso. Nel tumulto dell’uomo contro I’uomo, IL RUMORE UCCIDE.”
13 manifesti realizzati
per il Convegno di Rimini dedicato all’ambiente,
a cura dell’Art Directors Club di Milano, 1970.
Progetto grafico, fotografie e testi di Ilio Negri, (1926-1974).
18 January 2021
