Alessandro Butti / Aldo Novarese

Nova Augustea


Carattere disegnato da Alessandro Butti e Aldo Novarese.
Specimen della Nebiolo.

Alessandro Butti, (1893 - 1959).
Uno tra i più significativi disegnatore di caratteri italiani. Si formò in un ambiente ricco di tradizioni grafiche ed editoriali in cui si pubblicavano importanti riviste quali “L’Arte della Stampa”, ”L’Archivio tipografico” della società Nebiolo “Graphicus”. Frequentò la Scuola Tipografica e Arti Affini  Giuseppe Vigliardi Paravia. Lavorò presso la tipografia sperimentale della società Nebiolo a Torino, curando la stampa e la grafica delle diverse pubblicazioni. Nel 1936 Butti divenne direttore dello studio artistico della Nebiolo. 

Aldo Novarese, (Pontestura, 1920 – Torino, 1995).
Fotografo, pittore e illustratore, si formò alla scuola per artieri stampatori di Torino. Successivamente frequentò la Scuola Tipografica e Arti Affini Giuseppe Vigliardi Paravia di Torino dove fu allievo di Alessandro Butti, con il quale iniziò nel 1938 una collaborazione allo studio artistico della fonderia Caratteri Nebiolo di Torino. Nel 1952 subentra a Butti come direttore dello studio artistico per il quale creò numerosi caratteri di successo. Nel 1978 la fonderia chiuse e Novarese proseguì la sua carriera come disegnatore freelance per i maggiori produttori mondiali di caratteri. 

Nebiolo
Nel 1878 Giovanni Nebiolo, operaio tipografico nativo di Moncalieri, decise di acquistare con i suoi risparmi, una piccola fonderia di caratteri composta da poche macchine e qualche attrezzatura. Successivamente Lazzaro Levi entrò a far parte della società occupandosi della parte amministrativa e commerciale, Giovanni Nebiolo, invece, della direzione tecninca dello stabilimento e del personale. Tra il 1888 e il 1890, dopo i primi successi, Levi e Nebiolo aprirono la porta ad altri soci accomodanti: Giuseppe Levi, Benedetto Foa e Giuseppe Bedarida. Nel 1891 Giovanni Nebiolo abbandonò  la società lasciando il proprio nome nella ragione sociale. Il primo conflitto mondiale frenò bruscamente i successi ottenuti dalla fonderi nel primo decennio del ’900. A seguito del conflitto la Nebiolo riprese la sua attività e concluse l\'accorpamento con l’Urania e le Fonderie Subalpine, gettando così le basi per una nuova fase di sviluppo. La crisi economica internazionale del 1929 segnò per la società torinese l’inizio di un travagliato periodo. Questa situazione di difficoltà persuase la Nebiolo ad orientare la propria produzione verso una lavorazione extra grafica. Così a partire dal 1936 venne intrapresa la fabbricazione di macchine utensili (torni, torni di utensileria, affilatrici, piallatrici, spuntatrici) con risultati rilevanti sul piano economico. Nel 1992 divenne Nebiolo Printech S.p.A. e continua a produrre ancora oggi.


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18 January 2021

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