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Grafico avvisato mezzo salvato

Tempo fa davamo notizia del [page=/news.php?ID=630]concorso per il marchio del Comune di Napoli[/page], mettavamo in guardia sulla indisciplinata e disinvolta formulazione del bando soprattutto messo in relazione al contemporaneo [page=/news.php?ID=620]concorso del marchio del Comune di Milano[/page]. Non ci sbagliavamo: nessun premio assegnato, comunicazione inesistente, nessun rispetto per il lavoro dei partecipanti... Ecco due testimonianze: [b]Francesco E. Guida[/b]: "Il concorso di idee per "l'ideazione e la definizione della linea grafica dellEnte al fine di adottare una nuova immagine identificativa, da utilizzare per tutti gli strumenti di comunicazione interni ed esterni allEnte" Comune di Napoli, non propriamente nato sotto una buona stella. La percezione che se ne avuta a Napoli fin dalluscita del bando stata che: o l'Ente aveva le idee poco chiare sugli obiettivi della consultazione o che quelli, visti gli esiti, che non hanno capito nulla, eravamo noi (progettisti grafici, creativi, agenzie, architetti, ...). Ma siccome a Napoli si soliti dire che "qua nessuno fesso", forse qualche riflessione possibile farla. Che le intenzioni dellEnte non fossero chiarissime fuor di dubbio, visto che istruire un concorso di idee non significa necessariamente, per lEnte stesso, avere a disposizione degli esecutivi, ma delle idee, degli stimoli che possano aiutare a trovare una soluzione adeguata ad un problema che necessita di specifiche competenze (nel caso specifico lorganizzazione e la strutturazione di un sistema comunicativo articolato e coerente come quello per una istituzione pubblica). Altrimenti si fa una gara ad hoc. In entrambi i casi (concorso di idee o gara) lAiap, ma non solo, ha maturato un po di esperienza. La mia opinione, ma credo anche che sia l'impressione di quanti hanno seguito questa vicenda, resta che la domanda di partenza da parte dell'Ente fosse e rischia di essere posta ancora una volta male. Non in termini specifici, ma semmai in termini generali. Facciamo un concorso di idee, una gara, quello che si vuole, ma per cosa? Per ottenere quali risultati? E i risultati attesi sono quelli che effettivamente servono all'Ente stesso? Nel bando in questione alcune indicazioni erano in apparenza chiarissime, per quanto discutibili e superficiali (l'uso dell'emblema ufficiale fornito sul sito web del comune, alcune delle applicazioni su cui elaborare delle proposte, ...), ma lasciavano intuire intenzioni un po diverse dal mero concorso di idee. E di questo ne ho avuto conferma qualche giorno fa parlando telefonicamente con uno dei membri della giuria che ha portato a questo esito discutibile assai. Costui mi spiegava che in realt le intenzioni dellEnte, ma pare lo abbiano capito dopo, fossero di avere un manuale di identit per lapplicazione dellemblema attuale. Ah, ecco! Devo dire che a stupirmi non lesito in s. Un ente banditore pu a discrezione decidere di annullare una gara come di non assegnare premi per un concorso di idee. Semmai scandaloso che oggi, che tanto si parla e si norma la trasparenza e la comunicazione istituzionale, su questo episodio non sia stato possibile avere nessun commento ufficiale ne una motivazione scritta sullesito. Ancor pi preoccupante per che una delle principali metropoli italiane ed europee (almeno cos dicono le istituzioni locali) decida di istruire in modo cos inadeguato un procedimento in cui sono necessarie delle competenze specifiche (da quelle del mondo del progetto di identit visiva allaraldica) e di cui la letteratura della disciplina che ci sta a cuore ricca di riferimenti. Chiudo questo rapido commento citando sul tema un collega di fama planetaria: Tutto concorre allimmagine della citt: ogni portone, vetrina, lampione o cartellone pubblicitario; un semaforo, un cartello stradale, un parchimetro, una parete per le affissioni; il numero civico, il nome della strada, il citofono; la fermata dellautobus, lingresso della metropolitana, le rastrelliere per le biciclette. Di tutte queste cose, molto poco viene progettato e disegnato; eppure molto dellidentit di una citt dipende da loro (Erik Spiekermann). Meditiamo gente, meditiamo. [b]Francesca Ameglio[/b]: "Il concorso per la [i]linea grafica[/i] dell'ente indetto dal Comune di Napoli pi che una pizza stata una vera bufala! Il Comune ha comunicato il verdetto con questa frase pubblicata sul sito: "si avvisa che la commisione di gara, riunitasi in seduta pubblica il giorno 14 novembre 2005 alle ore 10.30 per il prosieguo dei lavori, a conclusione dell'esame degli elaborati ammessi, non ha assegnato il premio". Perch? la domanda che ho posto al responsabile del procedimento della gara del Dipartimento Comunicazione Istituzionale e Immagine del Comune di Napoli. Inizialmente mi stato detto che pur essendo stata inserita la comunicazione nel sito, al momento non erano ancora pervenuti gli atti ufficiali della commissione e che quindi non mi avrebbe potuto dare le motivazioni di tale verdetto. Di fronte a tale affermazione sorto spontaneo domandargli ancora il motivo per il quale una comunicazione pubblicata sul sito del comune non sia supportata da notizie ufficiali, ma solo presunte! Oggi dopo una lunga serie di telefonate, sono riuscita a ricontattare il responsabile che affermando di non potermi dare dei chiarimenti, mi indicava di contattare l'ufficio Trasparenza del Comune, e che avrei dovuto compilare un modulo di richiesta di copia degli atti della commissione e pagare una piccola somma di diritti di segreteria. Un p macchinoso!"


(13 Dec 2005 )




Aiap
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20129 Milano

18 January 2021

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