Novit in LibreriaOnline: tipografia
Lobiettivo di questo volume quello di suscitare lattenzione e la curiosit del lettore nei confronti dei caratteri e di fornire gli strumenti per operare con consapevolezza il progetto tipografico.
Quattro gli argomenti principali:
1. La tipografia nella comunicazione visiva;
2. La morfologia dei caratteri tipografici;
3. Il rapporto fra calligrafia e tipografia;
4. Le classificazioni dei caratteri.
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[i]Dalla prefazione del volume:[/i]
Maupassant pranzava spesso al ristorante della Torre Eiffel, quella Torre che, tuttavia, egli non amava affatto: il solo luogo di Parigi, diceva, da cui non la vedo
[i]Roland Barthes, La Tour Eiffel. Cnp/Seuil, Parigi 1989[/i]
I caratteri tipografici accompagnano tutta la nostra vita di lettori e di cittadini; sono il pane quotidiano di chi si occupa di comunicazione visiva, a dispetto dellattuale egemonia presunta o reale dellimmagine sulla parola scritta. Eppure, proprio questa frequentazione assidua, questa eccessiva vicinanza diremmo, pu significare non vedere, come nel caso di Maupassant e della Torre Eiffel. A differenza di Maupassant, tuttavia, e con sentimenti del tutto diversi, opportuno cercare di avvicinarci quanto pi possibile ai caratteri tipografici e prendere coscienza delle molteplici forme che il linguaggio verbale scritto pu assumere.
La tipografia la determinazione consapevole della forma di un testo: i caratteri che lo compongono, la loro modulazione e messa in pagina. Al pari della fotografia, la tipografia una scelta forte, unintenzione, ma in qualche modo nascosta: celata da una presunzione di oggettivit tecnologica e di naturalezza del gesto, nella fotografia; nella tipografia, le scelte sono rese invisibili dallabitudine con cui leggiamo la parola stampata e dalla prevalente ignoranza delle complesse norme che ne regolano la forma e la composizione.
Una scelta anche, nella tipografia, il grado di restituzione e di interpretazione del testo: pre-testo per uninvenzione oppure, allestremo opposto, tessuto che si vuole fedele; tra i due estremi, infinite possibilit di variazione. Riscrittura restitutiva o sovrapposta in palinsesto, la tipografia guarda sempre al testo: ad esso che il tipografo il grafico rende omaggio con il proprio lavoro. Cos, un artefatto tipografico potr essere visibilmente radicato in pi di mezzo millennio di teorie e prassi esecutive oppure da esse apparentemente avulso: sar sempre il grado di intensit con cui la tipografia aderisce al testo ad attrarci o respingerci.
Cinquecento anni e oltre: la galassia Gutenberg, fino alla sua ultima decostruzione digitale. La difficolt dello studio di un simile patrimonio compensata dallacquisizione di una capacit: quella di dar forma alle scritture, di restituire la tensione interna di un testo, i suoi significati rilevanti, il suo senso. Capacit, questa, ben pi potente di quel che sembri, se vero che la forma del testo coincide con la sua sostanza, fino a costituire un unicum.
Qualunque cosa i segni scritti possano evocare gi passata. Essi sono come le orme lasciate dagli animali. Ecco perch i maestri di meditazione rifiutano di accettare che la scrittura sia la soluzione definitiva. Lintenzione quella di raggiungere lessenza attraverso queste orme, queste lettere, questi segni ma la realt in s non un segno, e non lascia tracce. Non ci viene incontro per mezzo di lettere e parole. Noi possiamo procedere verso di essa seguendo quelle parole e quelle lettere a ritroso. Ma finch ci preoccupiamo dei simboli, delle teorie e delle opinioni, il principio ci sfugge.
Ma se rinunciamo a simboli e opinioni, non restiamo abbandonati nel totale annullamento dellessere?
S.
Kimura Kyuho, Kenjutsu Fushigi Hen, 1768
In Bringhurst, Gli elementi dello stile tipografico, Milano 2000.
[i]L'autore[/i]
Fabrizio M. Rossi ha iniziato la sua attivit nel 1985 come consulente della Fondazione Adriano Olivetti. Nel 1987 ha fondato lo studio grafico Ikona che tuttora dirige.
Nel 2002 ha ultimato, su incarico del Consorzio BAICR - sistema cultura (Biblioteche e Archivi degli Istituti Culturali di Roma), il cd-rom multimodale Novecento italiano. Documenti per la storia delle idee e della societ, una guida al patrimonio bibliotecario e archivistico sul XX secolo conservato negli Istituti romani.
Suoi lavori sono stati selezionati ed esposti in varie rassegne internazionali, fra cui tre Biennali di grafica di Brno (1996, 1998, 2000).
Si occupa dal 1990 di formazione professionale per la comunicazione visiva, insegnando in diverse scuole.
Ha partecipato alla formulazione e allo svolgimento del Progetto sperimentale di formazione grafica editoriale nelle carceri (1995-1999).
socio professionista dellAiap.
(16 Dec 2004 )