Armando e Maurizio Milani - Visual Design (Milano/New York)
Incontri in Galleria
curatore Massimiliano Finazzer Flory
Dal 26 giugno al 26 luglio 2001
Libreria Rizzoli - Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
Visual Design: la doppia anima
Sin dalla preistoria l'uomo ha cercato di tradurre idee e concetti in forme visuali.
Dell'uomo primitivo sappiamo che, non conoscendo la scrittura fonetica, comunicava con segni e simboli.
La prima forma di lettura codificata stata probabilmente il riconoscimento dei vari animali attraverso le diverse impronte, mentre la prima forma di comunicazione risale ai graffiti rappresentanti segni e animali incisi su pietra.
Col tempo l'uomo ha inventato la scrittura, la tipografia, i mezzi radiotelevisivi e negli ultimi decenni le moderne tecnologie di informazione che hanno mutato il panorama dall'era industriale a quella della comunicazione.
Ne consegue che "comunicare essenziale" e il ruolo del visual designer di interpretare parole e idee con immagini appropriate, sintetiche, inconfondibili, codificando la realt ma interpretandola al tempo stesso attraverso i propri valori.
Il visual designer dei nostri tempi si esprime attraverso progetti di simboli, di immagini coordinate, di segnaletica, di editoria, di imballaggio, di manifesti, di web-site.
La sua espressione oscilla costantemente tra arte e professionismo.
L'arte trasfusa dai valori inconsci ed emotivi legati all'educazione, all'etica, alla cultura, alla creativit, mentre il professionismo indotto dal sistema economico-politico della societ.
Nelle opere di Armando e Maurizio Milani si rileva costantemente questa doppia anima. Ogni progetto sintetico, appropriato, unico ma anche ambiguo, misterioso, non definito per suscitare nel lettore quella curiosit e quella possibilit di interpretazione che lo coinvolge emotivamente e ne stimola la memoria. E questa doppia anima si ritrova accentuata nei progetti italiani e americani, dove l'estro mediterraneo si fonde con il pragmatismo statunitense e dove il linguaggio in continuo movimento alla costante ricerca di nuove metafore visive.
(26 Jun 2001 )