Manifesto dissenso a Montescaglioso
Dicembre 1999
Sala del Cenacolo dellAbazia S. Arcangelo,
Montescaglioso (MT)
Il concorso e la mostra Manifesto dissenso organizzata dal Comune di Montescaglioso e dallAiap possono apparire quasi fuori moda. Sia i manifesti, che il dissenso ci suonano come cose lontane, legate ad un passato, che seppur vicino, ci appare remoto. Un passato dove esisteva la necessit - quasi quotidiana - di testimoniare e di manifestare le proprie idee sulla societ e sui suoi problemi. Era allora prassi costante ricondurre tutto ad un documento visivo, in grado di rendicontare e illustrare il proprio dissenso o orientamento.
Tutti i soggetti sociali, partiti, gruppi politici, associazioni, collettivi, traducevano il proprio agire nella forma grafica e nello spazio del manifesto. Il manifesto era il cardine del sistema di comunicazione della politica. E il dissenso era al centro della politica.
Oggi in epoca di marketing politico e sofisticati meccanismi di sondaggio e di manipolazione, tutto ci - il manifesto, e ancor pi il dissenso manifestato - pu apparire fantascienza da reduci nostalgici. Credo invece che sia operazione coraggiosa e che scava in profondit al di l della pelle esteriore della grafica, per indagare e far riaffiorare una delle ragioni del fare grafica: la necessit del progetto visivo di essere etico, di fare delle scelte, di essere in grado di selezionare le priorit. Non questo un discorso nostalgico, dei bei tempi andati, semmai una necessit in parte sopita e messa da parte in questi ultimi decenni di opulenza e perversa spettacolarizzazione. Ma la grafica ha letica nel proprio dna. E i grafici lo sanno.
Scriveva Albe Steiner che un buon progettista deve essere innanzitutto una persona colta, consapevole delle condizioni della societ in cui opera, capace di percepire le aspirazioni della popolazione e alloccorrenza di indirizzarle mediante messaggi visivi di immediata comprensione. E non un caso che questi temi tornano ora dattualit anche in sede internazionale. First Things First (Prima le priorit) un manifesto sottoscritto e diffuso da molti famosi grafici, che si rif ad un manifesto con lo stesso titolo promosso nel 1964 dal grafico inglese Ken Garland. In esso trovano spazio queste posizioni per il rovesciamento dei valori con cui il grafico ha a che fare quotidiamente.
Bisogna mettere al primo posto le priorit, ovvero quelle necessit sociali, culturali e politiche che ricercano il contributo del grafico, e non essere distratti dal mondo dei consumi e delle merci. Solo cos si avr una comunicazione pi democratica, pi utile e durevole, pi aperta a scoprire nuovi significati. Pu sembrare paradossale, ma in questo momento Manifesto dissenso a Montescaglioso, Basilicata, allavanguardia quanto First Things First su Emigre di Sacramento, California!
Ma il segno dei tempi.
Mario Piazza
presidente Aiap
Altrimedia
Atmosfera
Badriotto Palladino
Franco Balan
BCPT Associati
Gianni Bortolotti
Franco Canale
Fabrizio Carosso
Casa Walden
Marcello Cesar
Miriam Clemente
De Santis Conversi
Leonardo Di Renzo
Maurizio Di Somma
Paolo Di Vita
Luciano Ferro
Raffaele Fontanella
Gi Fuga
Francesco Gemelli
Alberto Ghillani
Antonio Giancontieri
Giardina e Marino
Lorenzo Grazzani
Guglielmo Greco
lmmagine&Comunicazione
Giancarto Itiprandi
LCD graphics
Le bocche del vulcano
Lirici Greci
Tomaso Marcolla
Teresa Mulet
Giselda Niccoli
Nodografico
Paolo Pescuma
Alfredo Profeta
Andrea Rauch
Rita Ravaioli
Franco Rotella
Dario Serio
Studio Faber
Studio Trust
Paola Tamburrini
Giuliano Vittori
Mauro Zennaro
( 1 Dec 1999 )