Notizie

cerca

Scritture

ottobre, novembre 1997 - Museo del Folklore, Roma febbraio/aprile 1998 - Centro Interculturale, Torino febbraio/aprile 1998 - Castello, Torino gennaio 2000 - Palazzo Pretorio, Cittadella (PD) marzo/maggio 2001 - La serra dei leoni di villa Cernigliaro, Sordevolo-Biella (partecipazione aiap) marzo 2002 - Castello, Piombino (LI) (partecipazione aiap) aprile, maggio 2003 ISIA, Urbino - mostra didattica sull'evoluzione storica delle scritture nel mondo (partecipazione aiap) Acquista il catalogo [url=/libreria.php?ID=32] [b]vai[/b][/url] [b]Le ragioni della scrittura[/b] Scritture una mostra nata nellambito del progetto Biblioteche multiculturali dellIstituzione del Sistema delle Biblioteche del Comune di Roma. La mostra stata concepita in vista del soddisfacimento di unesigenza generale: dare unimmagine il pi possibile vasta, completa e non etnocentrica del complesso panorama di sistemi grafici utilizzati dalle culture umane per fissare i contenuti delle loro lingue. Tale obiettivo si integra perfettamente al complesso delle attivit che il progetto Biblioteche multiculturati sta portando avanti nel corso di questi anni: una pedagogia attenta alluso dei diversi mezzi espressivi, infatti, costituisce il necessario punto di partenza di quelleducazione al multiculturalismo cui si ispirano tutte le iniziative delle Biblioteche. Vi sono, tuttavia, altre due ragioni della scrittura presenti dietro le scelte espositive e la struttura argomentativa adottate, che convergono nel dar senso alla nostra iniziativa fondendosi nelleredit - insieme scientifica e umana - di Giorgio Raimondo Cardona. Una ragione scientifica, anzitutto: lidea portante di carattere semiologico su cui si impernia la mostra quella del lindissolubilit di principio tra un sistema di segni e le pratiche sociali, lideologia e il sistema di valori delle culture che lo adottano - aspetti che si manifestano in modo del tutto particolare nei testi grafici in relazione ai loro contesti enunciativi e duso. Ora, limpossibilit di scindere o ridurre la funzione testo-contesto da cui ogni singolo messaggio scritto dipende in definitiva unistanza di metodo che stato proprio Cardona a trasmettere ai suoi studenti come pure a parte del mondo accademico, istanza che dal 1981 (anno in cui apparve il pionieristico e ancora insuperato libro Antropologia della scrittura) ha trovato sempre pi eco e consensi in Europa - baster citare in proposito le opere del saussuriano Harris. Tout se tient, dunque, perch ancora a Cardona fa capo la ragione umana di cui si diceva. Il progetto di questa mostra era nato infatti proprio dalle conversazioni tra Cardona e Giovanni Lussu, avvenute anni or sono, quando lidea che la scrittura non fosse un mero simulacro o un surrogato della parole orale era ancora un tab per il pensiero linguistico ortodosso ma cominciava a circolare negli ambienti antropologici sulla scia della ricerche di Goody. Quellidea, che Cardona aveva prontamente raccolto e si apprestava a sviluppare e argomentare in polemica con la vulgata linguistica, era sentita quasi per istinto dai pi accorti e colti operatori del settore grafico i quali vivevano la peculiarit tecnica e materiale dellatto scrittorio; niente di strano, dunque, che proprio su quel terreno stesse per nascere una collaborazione purtroppo non trasformatasi allora in un prodotto finito. Il progetto oggi pi che mai attuale, perch anche la semiotica sembra fare proprie le tesi di fondo che lo animavano - vale a dire che lalfabeto non sia necessariamente la ratio segnica pi naturale o intrinsecamente superiore, e che le indagini sulluniverso delle scritture debbano abbandonare le riduttive ricerche di corrispondenze uno-a-uno tra unit linguistiche e unit grafiche per interessarsi piuttosto ai modi diversi con cui ciascun sistema traduce bidimensionalmente contenuti condivisi e linguisticamente esplicitabili (secondo la formulazione cardoniana). In un momento in cui le dimensioni pragmatiche della comunicazione emergono quali problematiche dominanti della linguistica e semiotica di fine millennio, non inutile ripensare alla dinamica del segno scritto secondo uno schema contestualizzato del tipo se allora: ci che importa, per la lettura di un testo, il locus fisico e antropologico della sua scrittura, proprio come un atto di parole assumer una struttura testuale-grafica in funzione di intenti e modalit comunicative predisposte dalla cultura. Lo studio esterno della scrittura diventa chiave di volta per comprendere il funzionamento interno, tecnico dei vari sistemi; lantropologia della scrittura diviene complemento indispensabile di una grammatologia che senza di essa resta semplice ancilla di quella disciplina - la linguistica, appunto - che per molto tempo fu a sua volta considerata ancilla filologiae. Il pensiero linguistico ha lottato a lungo per affrancarsi dalla sua servit, e quando c riuscito ha dovuto ritessere la tela di un rapporto integrato con le dimensioni di quel fatto sociale totale (la variazione, luso, la parole) che la langue saussuriana aveva messo (provvisoriamente, e programmaticamente) da parte; allo stesso modo, Cardona voleva liberare la scrittura senza tuttavia strapparla al complesso groviglio di significati sociali e culturali di cui essa veicolo. Scritture intende essere un contributo nella direzione che aveva indicato. Antonio Perri


( 1 Oct 1997 )


 

apri



Aiap
via Ponchielli, 3
20129 Milano

18 January 2021

Cerca:


AIAP facebook page AIAP youtube channel