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Grignani

Dal 6 giugno al 27 giugno 1995
Galleria Aiap
viale Col di Lana 12
Milano


Progetti di grafica e comunicazione visiva. La riscoperta di un protagonista della grafica italiana.

Questa mostra vuole essere un tributo non retorico a un grande operatore culturale conosciuto e celebrato in Italia e internazionalmente con più di 50 mostre personali.
Tributo culturalmente doveroso proprio da parte delI’AIAP, di cui tra l’altro Franco è stato uno dei fondatori, e non in senso generico ma sotto il profilo squisitamente professionale, dato l’altissimo livello che il graphic design di Grignani, applicato alla comunicazione fin da epoche pionieristiche, ha raggiunto.
Tutto il suo lavoro, senza cedimenti e parentesi, rappresenta una svolta culturale rivoluzionaria, con l’immissione nella grafica delle preziose esperienze e ricerche nell’ambito del secondo futurismo. Ma soprattutto rappresenta una svolta tecnica nel significato più alto che questo termine può avere nel mondo del progetto grafico e della comunicazione.
Infatti, l’estetica della forma e del segno con Grignani per la prima volta scaturisce attraverso l’uso e la manipolazione sapiente del mezzi tecnici più aggiornati, quando non li precorre: fotografia, foto meccanica, tipocomposizione mobile e a caldo, scomposizione fotolitografica, lettering, copywriting ecc. e senza alcuna concessione a logiche più pittoriche (pur nobili per altri aspetti e per altri autori). Non solo, in termini di messaggio i suoi testi, spesso da lui creati, integrati e organici al visual, rappresentano negli anni ‘40 una anticipazione dei risultati della migliore pubblicità stampa, perfezionatasi solo decenni più avanti e spesso ancora oggi stentatamente raggiunti, come purtroppo ben sappiamo.
Tralasciando volutamente analisi critiche e storiche, per esempio sulla gestaltpsychologie di tutta la sua opera espressiva al di fuori della grafica, ampiamente trattata da Argan, Dorfles, Musatti, Montana, Celant, e ai quali si rimanda, va sottolineata l’unicità soprattutto del fenomeno di integrazione, anzi, di continuità nella ricerca segnica di Grignani, così ricca e prolifica, tra grafica applicata al messaggio, al progetto e la libera espressione figurativa.
Fenomeno di integrazione rigoroso, mai improvvisato o forzoso, come di artista prestato al progetto. Ne fa fede Grignani stesso con queste parole tratte da un suo intervento al Congresso mondiate sulla comunicazione fra gli uomini, tenuto nel Iontano ‘65 alla Southern Illinois University: “...ai vertici della nostra civiltà industriale, il designer si carica di quel ruolo che naturalmente gli compete. I suoi sforzi coordinati alla ricerca di metodi e di tecniche nelle comunicazioni, potranno offrire all'umanità il maggior beneficio nella guida verso il benessere e le libertà spirituali. II futuro sta in noi perché il nostro disegno sta nel futuro…”
Giuseppe Colombo

dettagli

La mostra è stata curata da:
Mario Piazza e Giuseppe Colombo

La mostra è stata allestita anche a: Napoli (gennaio 1996 - Chiesa di San Francesco delle Monache, febbraio 1996 - Galassia Gutenberg, Mostra d’oltremare), Matera (maggio 1997 - Spazio Opera Arte Arti), Città S. Angelo (PE, dicembre 1997 - Modermuseum), Urbino (marzo 1999 - I.S.I.A.).


( 6 Jun 1995 )


 

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Aiap
via Ponchielli, 3
20129 Milano

18 January 2021

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