Il workshop, tenuto da Roberta Manzotti, è stato progettato per diventare un laboratorio itinerante utile a semplificare e conoscere le procedure per l’abilitazione al MePA, coinvolgendo nell’organizzazione soci e delegazioni regionali, per offrire a soci e non soci uno strumento concreto accompagnando i partecipanti nel percorso di abilitazione.
Molti designer della comunicazione non riescono più a lavorare con le PA, non essendo abilitati al MePA, condizione indispensabile per poter essere chiamati, anche per incarichi diretti.
Il prossimo workshop si terrà il 31 maggio a Bologna, presso Un Altro Studio; per maggiori informazioni vedi il documento allegato e compila il modulo di partecipazione. I partecipanti dovranno essere dotati di proprio computer portatile.
Per richiedere il workshop nella propria città scrivere ad aiap@aiap.it, all’attenzione di Elena Panzeri, segreteria Aiap, scrivendo nell’oggetto “Richiesta workshop MEPA”, individuando per lo svolgimento del workshop, oltre ai dati del richiedente, una data indicativa e una sede disponibile per una giornata, dalle 10:00 alle 17:00, in grado di accogliere 16 persone e dotata di connessione wireless e video-proiettore da collegare al solo computer del workshop leader.
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martedì 31 maggio 2016
Un Altro Studio, via Capodilucca 12/a, Bologna
PROGRAMMA
ore 12:30
Introduzione alla piattaforma Acquistiniretepa e al Programma per la Razionalizzazione Acquisti della PA e agli strumenti di eProcurement (Mercato Elettronico)
Descrizione dei Bandi MePA di interesse per i designer
ore 14:00
Il Mercato Elettronico della PA, parte operativa:
Supporto alle procedure tecnico-operative di inizio abilitazione su piattaforma www.acquistinretepa.it
Gestione catalogo e Gestione delle RdO
ore 17:30
Conclusione dei lavori
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Note di interesse su quanto emerso nel corso del primo workshop
Il workshop ha avuto una prima parte introduttiva e interlocutoria con il rappresentante di Consip e una seconda fase operativa rivolta all’avvio delle singole abilitazioni.
Per quanto riguarda la prima parte – in cui sono state evidenziate le reali problematiche legate ai Bandi che riguardano la nostra categoria, utili a definire meglio la collocazione del design della comunicazione nel Mercato elettronico e, più in generale, il rapporto con le PA – sono emerse una serie di questioni che andrebbero ridiscusse tra Aiap e Consip:
1. Oltre ai due Bandi che ci riguardano (“Eventi 2010” e “Cancelleria 104”), dal 27 gennaio 2016 è attivo il Bando “Servizi di supporto alle attività della pubblica amministrazione“, nel quale compare un metaprodotto (ambito) denominato “Definizione delle strategie di comunicazione istituzionale”. Crediamo sia molto interessante per i designer della comunicazione abilitarsi in quest’ambito, soprattutto perché qui non ci si troverebbe in concorrenza con le tipografie, cosa che accade nel bando Cancelleria 104.
2. Nella compilazione del proprio catalogo elettronico, sembra possibile poter inserire degli allegati in pdf. Non è chiaro però se e come questi siano visibili alle PA. In caso fossero visibili, potrebbero costituire un mini portfolio utile alla scelta mirata da parte delle PA per invitare uno studio piuttosto che un altro.
3. Il 18 aprile scorso è uscito il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici. Il Codice ribadisce ancora che per importi al di sotto dei 40.000 euro la PA può andare ad incarico diretto, purché “adeguatamente motivato”. Per le gare, il Codice sembrerebbe disporre la necessità di adottare il criterio non più del “massimo ribasso” ma “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.
Questo è di grande importanza e andrà approfondito, in quanto, ad oggi, nelle gare in cui vince il “massimo ribasso”, la piattaforma MePA individua in automatico il prezzo più basso tra le offerte pervenute e, quando il prezzo è troppo ribassato, riesce a segnalarlo come “anomalo”. Ma a quel punto la PA può chiedere all’offerente un “giustificativo” del prezzo offerto e se reputa adeguata la giustificazione, può andare comunque ad aggiudicazione. E spesso i giustificativi accettati sono al limite del risibile, ad esempio “propongo un prezzo basso perché ho interesse a iniziare un rapporto con la tal amministrazione”.
Va da sé, che se non esiste il timore di essere messi fuori gara proponendo un prezzo troppo basso, non siamo più di fronte ad una competizione economica, ma a concorrenza selvaggia.
Il criterio dell’“offerta economicamente più vantaggiosa” invece tiene conto di alcuni parametri di punteggio e sceglie l’offerta che abbia il miglior rapporto qualità prezzo.
Sarà necessario monitorare il Nuovo Codice per capire meglio quali parametri saranno richiesti e come saranno gestiti dalle PA.
4. I futuri WS dovranno avere un numero di partecipanti non superiore a 16. È necessario che questi partecipino in possesso di tutti i dati fiscali della propria azienda e dei soci compresi. Le diversità dei Codici di Attività con cui i designer svolgono la professione, creano molti problemi nel percorso di abilitazione. (Le società cooperative, ad esempio, hanno parecchie difficoltà ad abilitarsi).
5. La chiavetta della firma digitale, con relativo codice, e casella pec sono indispensabili per l’abilitazione. Nelle chiavette (acquistabili presso le Camere di Commercio) sono presenti software diversi. Le chiavette che supportano Aruba funzionano molto bene, altre sono farraginose e supportano un software incomprensibile e inefficiente. È preferibile evitare la smart card con lettore.
info:
tel. 02 29520590
aiap@aiap.it
(12 May 2016 )
18 January 2021