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Eugenio Carmi. Speed Limit 40

A Palazzo Ducale di Genova è in corso una mostra antologica delle opere di Eugenio Carmi, artista e progettista riconosciuto a livello internazionale. La mostra, a cura di Nicoletta Pallini, sarà visitabile fino al 17 maggio: più di cento opere di tutti i periodi dell'artista genovese, dalla fine degli anni ’40 al 2013.

Lungo la Loggia degli Abati si snoda il percorso espositivo, a partire da alcune opere figurative dei suoi anni giovanili, due vedute di Genova, il suo autoritratto e quello dell’artista Kiky Vices Vici, sua moglie, per arrivare ai collages informali degli anni ’60 e all’invenzione delle latte litografate e dei suoi cartelli antiinfortunistici, passando per un ritorno alla pittura vera e propria negli anni ’70. Un’occasione per ricostruire e approfondire la sua prolungata e prolifica vicenda artistica. 

 


 

Carmi, che più che artista e pittore ama definirsi un “fabbricante di immagini”, collabora, a partire dal 1961 con la Italsider-Cornigliano. Realizza una rivista di informazione destinata agli operai, che si concretizza in uno scambio di creatività e idee con gli stessi, e in una continua fucina di cultura della bellezza. La produzione grafica è di notevole qualità, basata su geometrie semplici, colori primari, testi in helvetica. Bruno Munari sostiene che il suo lavoro rappresenta un punto di svolta nella storia della grafica applicata in Italia. Carmi si avvale di noti artisti per realizzare le copertine delle sue riviste. A quel periodo risalgono anche la progettazione di cartellonistica e segnaletica, la serie Testa, Mani, Occhi, e le favole illustrate in collaborazione con Umberto Eco. Carmi apre, in seguito, nel borgo di Boccadasse la Galleria del Deposito, uno dei centri culturali più vivaci in Italia. Dagli anni ’50 agli anni ’60 Eugenio Carmi vive un intenso momento di sperimentazioni: lavora sulla tela, sulla carta ma anche con smalti su acciaio, disegna stoffe e si misura molto con la grafica.

Nel '66 partecipa alla Biennale di Venezia con l'opera Spce (Struttura policiclica a controllo elettronico), che gli vale la partecipazione ad una mostra personale a Stoccolma. Con C'era una volta il re concepisce per il Servizio Programmi Sperimentali della Rai, una forma d'arte astratta che realizza puntando una telecamera di fronte all'altra. Lascia così emergere forme astratte in movimento impreviste. L'artista ripropone nelle sue opere l'incomprensibile e imprevedibile necessità dell'uomo di ricorrere puntualmente all'arte. 
La sua ricerca prosegue: nel 2013 realizza l'opera Non si finisce mai di stupirsi, un colorato collage su tela, in cui ultimo intento dell'artista è suggerire la mancanza nel saper riconoscere la bellezza del nostro Paese.

 


Eugenio Carmi. Speed Limit 40
Palazzo Ducale, Loggia degli Abati, Genova
dal 27 febbraio al 17 maggio 2015

Orari:

da martedì a venerdì 15-19, sabato e domenica 10-19
(lunedì chiuso)
Ingresso gratuito.

Info e prenotazioni:
www.palazzoducale.genova.it/eugenio-carmi-speed-limit-40
010 8171663


(12 Mar 2015 )


 

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Aiap
via Ponchielli, 3
20129 Milano

19 January 2021

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