martedi 3 febbraio 2009
ore 17,00
Galleria Aiap
via Ponchielli 3 - Milano
(MM1: Lima)
Presso la Galleria Aiap, dopo la mostra sulle copertine progettate da Bruno Munari per il Club degli Editori, un nuovo appuntamento dedicato alla grafica editoriale italiana.
Il grande interesse suscitato nel mondo dell’informazione dalla mostra ancora in corso dedicata alla collezione Elia Barbiani-Giorgio Conti sulla grafica editoriale italiana dal 1945 ad oggi (Vestire il libro, Gorgonzola, Biblioteca comunale, 17 gennaio - 8 febbraio 2009) rappresenta finalmente un segnale di attenzione ad una storia che deve ancora essere raccontata e assimilata fino in fondo. Del made in Italy si conosce il design e la moda, ma si ignora o sottovaluta il ruolo della grafica editoriale, che emerge invece come il suo terzo pilastro e che fa dell’Italia e di Milano il laboratorio più avanzato nel settore.
Dall’iniziativa precorritrice nel 1988 della mostra e del catalogo Disegnare il libro, realizzata con apporti vari e in collaborazione con l’Aiap, si giunge oggi alla raccolta Barbiani-Conti, unica esistente in Italia per completezza e dimensioni (oltre 3.500 volumi). Ancora una volta è il collezionismo privato che supplisce al mancato o sporadico intervento pubblico.
La tavola rotonda, promossa da Aiap, Sistema Bibliotecario Milano Est e Assessorato alla Cultura del Comune di Gorgonzola, è una occasione per presentare alcune delle più significative proposte maturate a Milano relative alla conservazione e valorizzazione di opere e documenti sulla grafica editoriale, dall’archivio Albe e Lica Steiner ai fondi dell’Aiap.
Di particolare rilievo è il progetto, che sarà presentato dal libraio antiquario Andrea Tomasetig, del primo Museo del libro e della lettura in Italia interamente dedicato al Novecento e basato sulla raccolta Barbiani-Conti, sullo straordinario archivio editoriale Bruno Munari riunito da Giancarlo Baccoli e sulla collezione Gianni Manzo di capolavori del libro futurista e delle altre avanguardie. L’incontro pubblico, che prevede anche l’autorevole intervento conclusivo di Gillo Dorfles, non può che tenersi a Milano, la città della rivoluzione tipografica futurista, la città di Bruno Munari e la riconosciuta capitale dell’editoria. L’obiettivo è di fare del libro uno strumento privilegiato di promozione culturale del made in Italy in vista dell’Expo 2015.
Coordina:
Stefano Salis, giornalista Il Sole 24 Ore
Intervengono:
Giorgio Conti, Università Ca’ Foscari – Venezia
Mario Piazza, Politecnico di Milano / Aiap
Anna Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano
Andrea Tomasetig, libraio antiquario
Giovanni Anceschi, IUAV – Venezia
Conclusioni:
Gillo Dorfles, critico d’arte
Nelle immagini a destra, copertine di Pinter, Steiner, Alcorn e Castellano.
(30 Jan 2009 )
18 January 2021