Aldo Novarese

Magister

nuova serie corsiva neretta

Carattere disegnato da Aldo Novarese.
Specimen della Nebiolo.

Nebiolo
Nel 1878 Giovanni Nebiolo, operaio tipografico nativo di Moncalieri, decise di acquistare con i suoi risparmi, una piccola fonderia di caratteri composta da poche macchine e qualche attrezzatura. Successivamente Lazzaro Levi entrò a far parte della società occupandosi della parte amministrativa e commerciale, Giovanni Nebiolo, invece, della direzione tecninca dello stabilimento e del personale. Tra il 1888 e il 1890, dopo i primi successi, Levi e Nebiolo aprirono la porta ad altri soci accomodanti: Giuseppe Levi, Benedetto Foa e Giuseppe Bedarida. Nel 1891 Giovanni Nebiolo abbandonò  la società lasciando il proprio nome nella ragione sociale. Il primo conflitto mondiale frenò bruscamente i successi ottenuti dalla fonderi nel primo decennio del ’900. A seguito del conflitto la Nebiolo riprese la sua attività e concluse l\'accorpamento con l’Urania e le Fonderie Subalpine, gettando così le basi per una nuova fase di sviluppo. La crisi economica internazionale del 1929 segnò per la società torinese l’inizio di un travagliato periodo. Questa situazione di difficoltà persuase la Nebiolo ad orientare la propria produzione verso una lavorazione extra grafica. Così a partire dal 1936 venne intrapresa la fabbricazione di macchine utensili (torni, torni di utensileria, affilatrici, piallatrici, spuntatrici) con risultati rilevanti sul piano economico. Nel 1992 divenne Nebiolo Printech S.p.A. e continua a produrre ancora oggi.
 
Magister
Ogni carattere è abitualmente concepito e utilizzato per una specifica categoria di lavori; il Magister invece ha caratteristiche necessarie per una maggiore estensione di applicazioni. Queste qualità non comuni a molti caratteri e che sono uno dei punti a vantaggio del Magister, consistono in accorgimenti tecnici, artistici e ottici destinati a renderlo estremamente facile alla lettura e idoneo per essere riprodotto con ogni sistema di stampa.
La nuova serie corsiva è anchessa dotata di forme chiare e scorrevoli riassumendo quanto di meglio si è creato attraverso levoluzione dei tipi corsivi e degli scritti. Dal famoso Aldino voluto dal Manuzio ad oggi, lattenzione dei creatori di caratteri si è sempre ispirata alle bellissime corsive cancelleresche e questo fascino è tuttora vivente. Se osserviamo gli accoppiamenti della serie tonda e corsiva notiamo che in generale la prima è quasi sempre austera ad ampio raggio, mentre la seconda è ingentilita da forme aggraziate e più strette di occhi. Da questo contrasto nasce un delicato gioco ottico che favorisce un felice accostamento due forme.

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19 January 2021

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