Carattere disegnato da Eduard Hoffmann (1892 – 1980) e Max Miedinger (1910– 1980).
Specimen della Haas Typefoundry.
Helvetica
Carattere tipografico lineare, cioè privo di tratti terminali, disegnato nel 1957 da Eduard Hoffmann e Max Miedinger e prodotto dalla fonderia Haas con il nome di Neue Haas Grotesque. La denominazione di “Helvetica” gli è stata attribuita nel 1961 dalla fonderia Stampel, che la ritenne più adatta per la sua commercializzazione. Deriva, come l’Univers e il Franklin Gothic, dai caratteri lineari ottocenteschi e si è imposto soprattutto per l’eleganza delle curve e di alcuni raccordi (tipici, ad esempio, quelli della a minuscola). È forse il carattere lineare più utilizzato di questi ultimi trent’anni; benché venga utilizzato con successo anche nella composizione di testi editoriali, è soprattutto nella composizione di titoli (di libri, di manifesti, di prodotti commerciali, di marchi) che ha trovato la sua maggiore applicazione. Tra le innumerevoli copertine realizzate in Helvetica vanno ricordate: la prima serie degli Oscar Mondadori progettati da Bruno Binosi, molte delle collane progettate da Bruno Munari per Einaudi. l’Universale Laterza di Mimmo Castellano, l’Universale Scientifica Boringhieri di Enzo Mari.
Fonte:
“Il Dizionario del grafico”, Giorgio Fioravanti, pp. 240-241, Zanichelli, 1993
Eduard Hoffmann (Zurigo 1892 - Basel 1980)
Dopo aver terminato il college, Eduard Hoffmann, che in quegli anni era affascinato dalle prime sperimentazioni nel campo dell’aviazione, completò diversi viaggi studio e stage a Zurigo, Berlino e Monaco per studiare tecnologia e ingegneria. Nel 1917 venne assunto alla Haas typefoundry, che era sotto la gestione dello zio Max Krayer. Dimostrò grande talendo applicandolo in un campo che non studiò mai, e facendo della tipografia e del disegno dei caratteri tipografici il suo nuovo campo di business.
Nel 1937 divenne co-direttore della fonderia in egual status con lo zio, e dopo la morte di quest’ultimo nel 1944, continuò come unico manager della compagnia fino al suo ritiro nel 1965. Suo figlio Alfred entrò a far parte della compagnia nel 1951, diventando vicedirettore nel 1959 e successivamente direttore nel 1968.
Il suo interesse per la musica e l’arte si riscontrano attraverso la sua spiccata sensibilità per la forma e l’estetica. Queste qualità, unitamente alle sue capacità nel campo degli affari, contribuirono enormemente al successo di dozzine di caratteri tipografici progettati sotto la sua leadership dalla Haas Typefoundry. Il più famoso di tutti è il Neue Haas Grotesque, successivamente rinominato “Helvetica”.
Nel 1971, insieme al chimico W. Fritz Tschudin e lo storico Albert Bruckner, fondò la Stiftung Basler Papiermühle (Museo della carta di Basel) con lo scopo di creare un museo dedicato alla stampa, che aprì nel 1980 nel luogo in cui Antonio Gallician fondò il suo mulino per la produzione della carta. L’ampia collezione di Eduard Hoffmann e il grande lascito storico della fonderia Haas sono una delle attrazioni principali del museo.
Fonte:
“Helvetica forever”, Victor Malsy e Lars Müller, pp. 22-23, Lars Müller Publishers, 2009, – traduzione dall’inglese.
Max Alfons Miedinger (Zurigo 1910 - Zurigo 1980)
Dopo aver terminato gli studi nel 1926 , sollecitato dal padre, completò l’appendistato in composizione tipografica presso l’ufficio stampa di Jacques Bollmann a Zurigo. Dal 1930 al 1936 lavorò come compositore tipografico per varie compagnie e contemporanemente frequentò corsi serali presso la scuola d’arte di Zurigo. Dal 1936 lavorò come tipografo nel dipartimento di pubblicità della Globus, la rinomata catena di grandi magazzini a Zurigo.
Nel 1946 iniziò a lavorare come venditore per la Haas Typefoundry a Münchenstein. Nel 1954 creò il suo primo carattere tipografico: Pro Arte, un condensed slab serif. Nel 1956 Miedinger ritornò a Zurigo come consulente pubblicitario freelance e graphic designer, come il fratello Gérard, di due anni più giovane. Eduard Hoffmann, direttore della Haas Typefoundry, era convinto del suo talento e subito gli commissionò il disegno di un nuovo carattere senza grazie, il Neue Haas Grotesque. Nel 1965 creò Horizontal, il suo terzo e ultimo carattere creato per la Haas.
Fonte:
“Helvetica forever”, Victor Malsy e Lars Müller, pp. 24, Lars Müller Publishers, 2009, – traduzione dall’inglese.
Haas Typefoundry
La Haas Typefoundry è stata una fonderia svizzeria, produttrice di caratteri tipografici.
Le sue origini sono da ricondurre allo stampatore Jean Exertier che iniziò la fusione di caratteri tipografici durante la seconda metà del 16° secolo, passando poi successivamente alla famiglia Genath. Nel 1718, Johann Wilhelm Haas (1698-1764) di Norimberga venne assunto e in seguito ereditò l’azienda come riconoscimento dei suoi sforzi. Dopo il 1740, l’attività fu eseguita sotto il nome di Haas. Nel 1927 la fonderia Stempel acquisì una partecipazione nella fonderia Haas e le due fonderie iniziarono a condividere le matrici. Haas acquisì poi le fonderie francesi Deberny & Peignot nel 1972, e la Fonderie Olive nel 1978. Con l’acquisizione della Haas da parte della Linotype di D. Stempel AG nel 1985, essi diventarono i maggiori azionisti della fonderia. Nel 1989, la Linotype chiuse la Haas Typefoundry, conservando i diritti sui caratteri tipografici e trasferendo le operazioni di fusione del metallo alla Walter Fruttiger AG.
Note:
“Encyclopaedia of type faces” by W. Pincus Jaspert, W. Turner Berry & A. F. Johnson, London Blandford Press, Great Britain, 1970.
en.wikipedia.org/wiki/Haas_Type_Foundry
18 January 2021