Carta del Trentino

Fiera Milano 1933/Padiglione delle Dolomiti

Progetto grafico di Ricas + Bruno Munari.

Riccardo “Ricas” Castagnedi,
(Colico, 25 aprile 1912 – Genova, 4 aprile 1999) è stato un pittore italiano.
Nato a Colico nel 1912, durante gli anni Venti frequenta l’Accademia di Brera e subito nasce in lui il desiderio di prendere le distanze e rompere i legami con l’ambiente accademico conservatore. Si lascia così sedurre dal Secondo Futurismo e dalle idee di Filippo Tommaso Marinetti, di cui diventa l’allievo più giovane e grande amico personale (Marinetti fu suo testimone di nozze): partecipa così alle battaglie artistiche (le celebri “risse in Galleria”) e alle più importanti mostre collettive futuriste degli anni Trenta e Quaranta. In quel periodo conosce Bruno Munari, con cui apre lo studio grafico R+M: insieme disegnano i primi marchi per industrie famose, creano le prime campagne per la stampa e sperimentano tecniche artistiche innovative, dal fotomontaggio alle macchine inutili, alle tavole tattili. Negli anni Quaranta i suoi interessi pittorici evolvono: ora sono il Surrealismo e la Metafisica a ispirarlo, con opere che risentono dell’influenza di Salvador Dalí e di Alberto Savinio. Nel Dopoguerra, attraverso il design e la grafica, approda al mondo della pubblicità e dell’editoria: lavora con Arrigo Benedetti alla creazione del settimanale “L’Europeo”, affianca Mario Pannunzio alla direzione de “Il Mondo”, diventa direttore generale dell’Editoriale Domus e, in seguito, passa alla Sipra, dove è tra gli ideatori della formula pubblicitaria di “Carosello”. Da allora diventa “il Professore”, personaggio simbolo nel mondo della pubblicità e della comunicazione, accanto a editori famosi come Gianni Mazzocchi e Angelo Rizzoli. Convinto assertore del principio che il cittadino deve essere parte attiva nella vita del suo paese, si impegna nella politica e nel Rotary, di cui diventa Governatore, e si batte per un turismo più moderno e consapevole, fino a diventare presidente del Touring Club Italiano, carica ricoperta dal 1984 al 1988. La pittura, la creatività e la fantasia rimangono, tuttavia, una costante per tutta la sua vita: nell’ultimo periodo stupisce ancora con opere in cui ragiona sulla sua collocazione fra i grandi della storia dell’arte, con il ciclo “Omaggio ai maestri”. Ancora dinamico e vitale, nel 1999, a 87 anni Ricas muore, per un banale incidente domestico, mentre viene trasportato su un elicottero tra cielo e mare, come aveva inconsciamente prefigurato in un suo quadro, “Cuore sordo”, dipinto nel 1970.
Lo pseudonimo d’arte “Ricas” (poi registrato ufficialmente all’anagrafe) deriva dalle prime lettere del nome e del cognome: RIccardo CAStagnedi.
Mostre ed esposizioni collettive e personali a cui ha partecipato Ricas negli anni Trenta e nei primi anni Quaranta. - 1929: Mostra “Trentatré futuristi. Pittura, scultura, arte decorativa” alla Galleria Pesaro di Milano dal 5 al 15 ottobre. - 1933: “IV Mostra del Sindacato Regionale Fascista delle Belle Arti di Lombardia” dall’11 marzo all’11 aprile. - 1933: “V Triennale” dal 10 maggio a ottobre. - 1933: Mostra “Omaggio futurista a Umberto Boccioni. Aeropittura, polimaterici, quadri religiosi, architetture, scenografie, arti decorative” alla Galleria Pesaro in giugno. - 1933: “Esposizione del Cartello internazionale e del Cartello italiano rifiutato” alla Galleria del Milione in giugno. - 1933: “Piccola mostra” presso la Libreria Bolaffio di Milano dal 6 al 15 luglio. - 1933: “Prima Mostra Nazionale d’Arte Futurista” a Roma da ottobre a novembre. - 1933: “Mostra futurista di Aeropittura” al Circolo Nazario Sauro a Milano in dicembre. - 1934: “Omaggio dei futuristi venticinquenni al venticinquennio del Futurismo” alla Galleria Tre Arti di Milano dal 4 al 18 marzo. - 1934: “Mostra di Aeropittura Futurista Italiana” al Kunstverein di Amburgo in marzo. - 1934: “XIX Biennale” per la “Mostra degli aeropittori futuristi italiani” da maggio a ottobre. - 1935: “Mostra di Aeropittura Futurista Italiana” alla Neuen Galerie di Vienna da febbraio a marzo. - 1935: “Seconda Quadriennale d’Arte Nazionale” a Roma da febbraio a luglio. - 1935: “Mostra di aeropittura” ad Atene. - 1935: Esposizione nel Foyer del Teatro Manzoni. - 1936: “VII Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti” a Milano al Palazzo della Permanente dal 15 febbraio al 15 marzo. - 1936: “Mostra internazionale di Scenotecnica teatrale” alla “VI Triennale” da maggio a ottobre. - 1936: “XX Biennale” dal 1º giugno al 30 settembre. - 1936: “Seconda Mostra Nazionale di Plastica Murale per l’edilizia fascista in Italia e in Africa Orientale” a Roma presso i Mercati Traianei da ottobre a novembre. - 1937: “Mostra Nazionale di Scenografia Moderna” alla Palazzina spagnola di Napoli dal 27 febbraio al 15 marzo. - 1937: “Esposizione Universale di Parigi” nella sezione grafica dal 25 maggio a novembre. - 1937: Esposizione di grafiche pubblicitarie alla Galleria del Milione. - 1938: “Mostra Aeropittura futurista” alla Galleria del Milione in febbraio. - 1938: “Mostra in onore della rivista Bertoldo”. - 1938: “Dopo Novecento” alla Galleria Dedalo in dicembre. - 1940: Personale alla VII Triennale di Milano dal 6 aprile al 30 giugno. - 1943: Personale presso lo Studio Toninelli nel mese di settembre. - 1944: Personale presso la Galleria Gianferrari dal 27 luglio a fine agosto. - 1945: Personale alla Galleria Zodiaco di Roma. - 1994: Personale alla Galleria Ponte Rosso di Milano. - 2012: Mostra multimediale “Riccardo Ricas Castagnedi racconta i suoi quadri” in occasione dei cent\'anni dalla nascita, presso la sede del Touring Club Italiano a Milano.

http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Ricas_Castagnedi

Bruno Munari,
(Milano, 24 ottobre 1907 – Milano, 30 settembre 1998) è stato un artista e designer italiano. È stato \"uno dei massimi protagonisti dell\'arte, del design e della grafica del XX secolo\"[1], dando contributi fondamentali in diversi campi dell\'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, disegno industriale, grafica) e non visiva (scrittura, poesia, didattica) con una ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell\'infanzia attraverso il gioco.
Bruno Munari è figura leonardesca tra le più importanti del novecento italiano. Assieme allo spaziale Lucio Fontana, Bruno Munari il perfettissimo domina la scena milanese degli anni cinquanta-sessanta; sono gli anni del boom economico in cui nasce la figura dell’artista operatore-visivo che diventa consulente aziendale e che contribuisce attivamente alla rinascita industriale italiana del dopoguerra. Munari partecipa giovanissimo al futurismo, dal quale si distacca con senso di levità ed umorismo, inventando la macchina aerea (1930), primo mobile nella storia dell\'arte, e le macchine inutili (1933). Verso la fine degli anni ‘40 fonda il MAC (Movimento Arte Concreta) che funge da coalizzatore delle istanze astrattiste italiane prospettando una sintesi delle arti, in grado di affiancare alla pittura tradizionale nuovi strumenti di comunicazione ed in grado di dimostrare agli industriali e agli artisti-artisti la possibilità di una convergenza tra arte e tecnica. Nel 1947 realizza Concavo-convesso, una delle prime installazioni nella storia dell\'arte, quasi coeva, benché precedente, all\'ambiente nero che Lucio Fontana presenta nel 1949 alla Galleria Naviglio di Milano. È il segno evidente che è ormai matura la problematica di un\'arte che si fa ambiente e in cui il fruitore è sollecitato, non solo mentalmente, ma in modo ormai multi-sensoriale.
Nel 1950 realizza la pittura proiettata attraverso composizioni astratte racchiuse tra i vetrini delle diapositive e scompone la luce grazie all\'uso del filtro Polaroid realizzando nel 1952 la pittura polarizzata, che presenta al MoMA nel 1954 con la mostra Munari\'s Slides.
È considerato uno dei protagonisti dell’arte programmata e cinetica, ma sfugge per la molteplicità delle sue attività e per la sua grande ed intensa creatività ad ogni definizione, ad ogni catalogazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Munari


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18 January 2021

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