Jean Giono

Colline


Composizione tipografica del testo in Celtenham corpo 10.

Progetto grafico di Robert Massin, (b. 1925).

Robert Massin è stato uno dei grafici più importanti che
ha animato il panorama editoriale francese del dopoguerra. Autodidatta, inizia a collaborare con i “Club del libro”, che propongono delle edizioni molto diverse dagli editori tradizionali di quel periodo, producendo degli artefatti editoriali di alta qualità ad un costo contenuto, distribuiti
con le modalità della vendita per corrispondenza.
Nel 1949, seguendo la lezione del suo maestro ispiratore Pierre Faucheux, (che in quel periodo era direttore artistico del Club français du livre), Massin disegna la sua prima “maquette” le Œuvres di Arthur Rimbaud. Nel 1952, segue Robert Carlier (ex direttore editoriale del Club français du livre) quando fonda il Club du meilleur livre. In questo periodo Massin collabora alla mise en page del bollettino “Club” del Club du meilleur livre di cui poco dopo diventerà
il direttore artistico e per cui realizzerà una serie di copertine che sono divenute nel tempo delle icone del design grafico, che rappresentano il suo lavoro di progetto oltre che a rappresentare appieno il magico periodo dell‘editoria dei “Club” francesi. È particolarmente importante il lavoro che ha realizzato nel 1960 per le edizioni Gallimard, che cambierà radicalmente l’immagine tradizionale della casa editrice e produrrà nuove maquette per molte collane con
un approccio non convenzionale espandendo
le caratteristiche del design del volume. Le parole e le immagini vengono dirette in modo dinamico e pertinente
per migliorare la comprensione del testo. Tra i suoi lavori
di maggior successo: “Cento mille milliards de poemes” (1961) e “Exercices de style” (1963) di Raymond Queneau. Nel 1964 realizzerà La Cantatrice chauve di Eugéne Ionesco, “il suo progetto più conosciuto”, seguito nel 1966 dal Délire à deux dello stesso Ionesco. Nel 1971, Gallimard lancia una collana di tascabili economici, “Folio” di cui Massin progetterà il loro veste grafica caratterizzata dallo sfondo bianco e da un ampio utilizzo dell’illustrazione con l’ausilio
di poche regole tipografiche. Nel 1981 diventa direttore
di Hachette-Réalités, e direttore della collana Denöel.
Nel 2006, inaugura Typographies expressives il cui scopo è la promozione di libri nei quali si esprime graficamente la relazione che può esistere tra la voce umana (o musica) e la tipografia, mettendo in pratica la teoria della corrispondenza tra i suoni e colori.

 


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18 January 2021

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