0. Premessa


0.1 AIAP è l’associazione a cui aderiscono gli operatori del progetto che intervengono professionalmente nei settori della grafica e della comunicazione visiva. Le sue funzioni principali sono di: – promuovere e salvaguardare standard elevati di qualità tutelando attraverso specifiche iniziative lo sviluppo delle rispettive aree tecniche e disciplinari e la bontà d’esercizio della professione dei propri membri – incrementare a tutti i livelli sociali il riconoscimento dell’importanza della grafica nello sviluppo delle attività umane e per il miglioramento della convivenza civile. – promuovere attraverso un programma di attività integrate (pubblicazioni, mostre, attività didattiche, convegni, dibattiti, scambi e progetti di pubblico interesse) l’eccellenza della grafica in tutte le sue applicazioni. – favorire l’allargamento delle relazioni negli ambiti della professione, della formazione e della scuola, dello studio e della critica disciplinare, della committenza e del polo tecnico-realizzativo. – diffondere nella cultura della pratica quotidiana i principi etici della professione, con particolare attenzione alla necessità di rafforzare una lucida coscienza critica, progettuale, ecologica e sociale.

01. Introduzione


1.1 Questo codice di etica deontologica e condotta professionale viene pubblicato e diffuso dall’Aiap affinché tutti i suoi membri vi si adeguino nell’esercizio della propria attività. Tutti i membri dell’associazione si impegnano ad attenersi alle norme di questo codice contestualmente al rispetto dei regolamenti e dello Statuto dell’associazione. 1.2. Le finalità perseguite dal presente documento sono quelle di fornire a tutti i membri dell’associazione un insieme di norme, accettate come condizione di adesione all’Aiap, proponendo indicazioni e direttive di etica e condotta deontologica nell’adempimento dei propri obblighi professionali. La sua funzione è anche quella di allargare il rispetto di tali direttive a tutto il corpo professionale dei tecnici, degli operatori del progetto, dei clienti, di quanti operano nel campo della formazione, e che gravitano nei settori della grafica e della comunicazione visiva.

02. Rispetto delle norme


2.1 I soci Aiap si impegnano a rispettare il contenuto del presente codice, le leggi, i regolamenti e quanto dettato da altri codici professionali per operatori del design e del progetto grafico, comprese le norme di autoregolamentazione applicate in settori correlati. I soci Aiap si impegnano inoltre a rispettare le leggi e i codici di etica professionale vigenti nei paesi nei quali essi svolgono la propria attività. Qualora tali leggi o codici risultano in contrasto con il presente codice, i soci si impegnano a sottoporre eventuali discrepanze all’attenzione del Presidente dell’associazione, per ottenerne chiarimenti e direttive. 2.2 I soci che a parere del Consiglio direttivo Aiap o del Collegio dei Probiviri abbiano contravvenuto più o meno gravemente lo spirito e l’impostazione del presente Codice, potranno essere ripresi, sospesi o espulsi dall’associazione su delibera dello stesso Consiglio direttivo, e tale azione potrà essere accompagnata da un pubblico annuncio. Tali azioni prescritte potranno essere intraprese solo dopo aver concesso al socio un adeguato opportunità di giustificare le presunte irregolarità di comportamento professionale, imputategli dal Consiglio direttivo Aiap o del Collegio dei Probiviri, e solo dopo che tale Commissione abbia riferito e raccomandato al Consiglio direttivo l’attuazione delle azioni prescrittive a suo carico e il Consiglio abbia deliberato in tal senso.

03. Responsabilità professionali


3.1 I soci dell’associazione dovranno svolgere la propria attività professionale in modo competente ed agire sempre con rettitudine e onestà; dovranno agire nell’interesse dei clienti con dedizione, ma sempre entro i limiti della propria responsabilità professionale, non intraprendendo nell’ambito della propria attività alcuna azione che possa danneggiare il proprio status di consulenti professionali. I soci si impegnano a favorire il raggiungimento di elevati standard di qualità dei contenuti, nella grafica e nella comunicazione, con un’azione di supporto degli scopi dell’Aiap, sia per quanto riguarda il processo di diffusione dei nuovi orientamenti professionali, che la realizzazione di lavori esemplari, eseguiti nell’ambito di un rapporto con i clienti improntato alla massima correttezza e collaborazione. 3.2 I soci dovranno considerare riservate e confidenziali tutte le informazioni relative agli affari dei propri clienti o dei propri datori di lavoro, e non potranno divulgare tali informazioni a terzi senza il consenso del medesimo cliente o del datore di lavoro interessato. 3.3 I soci potranno attraverso specifiche iniziative di autopromozione pubblicizzare le peculiarità dei propri servizi, ma sempre in forme obiettive e dignitose, e non dovranno accettare consapevolmente un incarico al quale stia già lavorando o abbia lavorato, un altro professionista concorrente, senza precedentemente averlo informato, o prima di aver accertato che eventuali incarichi precedentemente assegnati si siano esauriti con correttezza da parte del cliente. Occorre qui ricordare che i codici del linguaggio nella grafica trascrivono all’interno di uno “spazio” progettato ciò che il committente intende comunicare al potenziale interprete e fruitore. L’interprete è il mercato intendendo per esso non solo il luogo della domanda e dell’offerta, ma soprattutto lo scenario nel quale transitano le informazioni, i desideri, le aspettative, i giudizi delle persone. Il fatto che un qual si voglia progetto grafico si sviluppi sempre all’interno di specifiche intenzionalità (quella del committente, del progettista e dell’interprete) non significa che una di queste tre “variabili intenzionali” sia preminente sulle altre, ma sottolinea l’aspetto polivalente di ogni prodotto grafico per la comunicazione. Nel considerare quindi l’intero processo di processo di produzione di ogni “artefatto comunicativo” non è possibile trascendere da una valutazione più generale che riguarda l’apporto di tutte le componenti professionali che concorrono alla sua realizzazione, non dimenticando a fianco delle figure già ricordate anche quella dell’esecutore a cui si affida il compito di tradurre il progetto in “oggetto” della comunicazione, e dalle cui indispensabili doti e capacità spesso dipende dalla buona qualità del prodotto finale. 3.4 I soci non potranno intenzionalmente copiare il lavoro già eseguito da un collega e sono invitati sempre a chiarire e documentare l’eventuale apporto o contributo di un collega nei confronti del cliente. 3.5 I soci non potranno intenzionalmente copiare lavorare simultaneamente per clienti o datori di lavoro in diretta concorrenza l’uno con l’altro o senza che questi ne siano debitamente informati. 3.6 I soci non dovranno accettare eventuali istruzioni di un cliente quando queste comportino la violazione dei diritti di proprietà e dei diritti d’autore, regolati dalle leggi vigenti e neppure dovranno agire consapevolmente in modo che si giunga a una tale violazione. 3.7 Nella ricerca delle opportunità di lavoro i membri dovranno esercitare una concorrenza leale e aperta, basata su meriti professionali, esprimendo eventuali critiche sempre in modo leale, senza mai denigrare in modo superficiale ed avventato il lavoro e la reputazione di un collega. 3.8 Si ricorda a tutti i membri che l’attività di progettazione grafica si colloca all’interno di un sistema di produzione di massa. Tale attività nel suo complesso tende a moltiplicare i prodotti del lavoro progettuale in infiniti esemplari contribuendo a saturare il sistema della comunicazione e a determinare quel fenomeno che gli esperti definiscono “polluzione visiva”. Le scelte progettuali insite nell’attività del designer non sono quindi “neutrali” neppure rispetto al progressivo degrado ambientale e allo spreco delle risorse. Pertanto, i membri dovranno incoraggiare il più possibile la conservazione dell’energia, il riciclaggio di prodotti e semilavorati, e l’uso di materiali di materiali biodegradabili per imballaggi e confezioni. I soci dovranno consapevolmente avere riguardo per le conseguenze del proprio lavoro, e fare in modo che esso non causi danni direttamente o indirettamente alla salute degli individui, degli animali o altri esseri viventi, al sistema ecologico e all’intero ambiente.

04. Onorari


4.1 I soci non dovranno intraprendere iniziative professionali di tipo speculativo, né in proprio e né in competizione con altri colleghi, per le quali ad esempio sia previsto un compenso da parte del cliente solo in caso di accettazione di una delle proposte sottoposte al vaglio della committenza. Ciò vale non solo per le soluzioni di progetto di natura complessa ma anche per semplici proposte o suggerimenti preliminari. 4.2 I soci dovranno lavorare solo in cambio di un onorario, di un diritto d’autore, di un salario o di altre forme di retribuzione concordate con il cliente, previste e disciplinate da regolare conferimento d’incarico, contratto o preventivo. Unica eccezione ammessa sono i lavori commissionati da istituti di carità o mutua assistenza, o da associazioni operanti senza scopi di lucro. 4.3 I soci sono richiamati a non trattenere percentuali, sconti nascosti, compensi di dubbia natura per diritti di commissione, gratifiche o pagamenti vari da parte di appaltatori o fornitori, senza che il cliente ne venga comunque informato laddove persiste la condizione di una prestazione professionale effettivamente prestata. I soci al contempo sono invitati ad addebitare una ragionevole tariffa di gestione ed amministrazione, sempre con la debita informazione ed approvazione del cliente, come diritto percentuale su tutti quegli articoli o prestazioni rimborsabili e fatturabili alla committenza che rientrino nel regime contabile del professionista o del prestatore d’opera. 4.4 I soci sono richiamati a non subappaltare l’oggetto principale di un incarico o di lavoro di progettazione loro commissionato da un cliente o da un datore di lavoro senza che questi ne siano pienamente informati e ne forniscano il relativo consenso. 4.5 I soci dovranno dimostrare in tutte le situazioni professionali in cui si vengono a trovarsi equità di giudizio, correttezza nei confronti dei colleghi e rettitudine al cospetto dei clienti. Si impegnano a scoraggiare qualsiasi iniziativa che leda la reputazione di quanti operano nel settore, e sono richiamati a dissuadere chiunque abbia interesse a comportarsi in modo non conforme alle disposizioni del presente codice, ed a segnalare l’esistenza di eventuali infrazioni.