Lineagrafica – N.5 (Settembre/Ottobre 2002)

Rivista internazionale di grafica e comunicazione visiva e multimediale

Periodico
Linea Grafica
Anno
2002
Volume
55
Numero
5
Copertina
Immagine dalla home page del sito Empirikal.com, design Gabe Rubin
Progetto grafico
Valeria Meana (Redazione grafica)
Direzione
Giovanni Baule
Tipologia
Brossura
Formato
23,5 x 29,7 cm
Editore
Progetto Editrice
Numero di pagine
80
Stampa
Colori
Tags
Rivista

Indice:
Editoriale
Comunicazione
pag. 16 - Rimediazioni
Remediations
Giovanni Baule
Transizioni
pag. 18 - Ibridi televisivi
TV Hybrids
Giovanni Baule
Dentro la metamorfosi dei media incrocio tra computer in rete e televisione, la tv interattiva e il suo sistema di interfaccia propongono il caso di un medium in fase di posizionamento e al la ricerca di proprie funzionalità specifiche. La riscrittura dei formati e un nuovo sistema di interazione alla base dei primi model li di un sistema in cui solo soluzioni comunicative originali potranno conferire identità.
Immagine
pag. 26 - I segni della musica
Music signs
Mara Campana
Evoca le legature musicali racchiudendo il logo “Auditorium-Parco della Musica”: è il marchio per il nuovo Auditorium della Capitale disegnato da Ettore Vitale. Tramite l’immagine coordinata, stampati e mostre, si costituisce il sistema comunicativo che accompagna l’architettura progettata dallo studio Piano; un sistema a più mani dove il progetto degli
spazi pubblici si collega con la qualità dei progetti di comunicazione di pubblica utilità.
Profili
pag. 32 - I Libri Rossi dell’Olivetti
Olivetti Red Books
Caterina Fiorentino Daniela Piscitelli
Documento storico di una stagione della comunicazione d’azienda, lezione attualissima sul design dell’identità, nella sistematizzazione dell’immagine Olivetti trova visibilità e concretezza formale il sistema di comunicazione coordinata,
fondato su quelle soluzioni di immediata e chiara percettibilità che ne hanno fatto il legno di uno stile e l’esempio di una riuscita integrazione tra industria e cultura.
Comunicazione
pag. 40 - Invitare con grafica
Graphics Invite
Gianluca Sgalippa
Nell’arcipelago della comunicazione, il sistema degli ’inviti’ cartacei è a tutt’oggi uno strumento di forte identificazione per chi lo promuove. Una molteplicità di artefatti, solo parzialmente catalogabile, rappresenta la variabile infinita di un sistema che invita alla partecipazione di eventi: precisi messaggi visivi e materici sono destinati a lasciare una traccia proprio in conseguenza della loro forma comunicativa.
Packaging
pag. 46 - Packaging per gioco
Playfur Packaging
Valeria Bucchetti
Quando l’involucro si trasforma in un oggetto ludico, dichiarandosi immediatamente come oggetto portatore di storie, accent uando la generale tendenza a caricarsi di piacevolezza, a divenire oggetto-gioco. Contenitori effimeri o da conservare e riutilizzare, strutturati su forme standard o di nuova concezione, dove l’elemento ludico fa parlare il prodotto e ne det ermina l’identità, mettendo in secondo piano la voce della marca.
Riflessioni
pag. 54 - Tra arte e grafica, Andy Warhol
Between art and graphics, Andy Warhol
Enrica Bistagnino Sabrina Vallino
Tra le espressioni di arte, grafica, architettura come reciproche citazioni/appropriazioni di segni e significati, il centro dell’epopea di Warhol sta nella trascrizione pittorica di un repertorio visivo dedotto dall’universo del quotidiano: cronaca, pubblicità, fumetto, arte. Un gioco intellettuale di citazioni, un’operazione di riscrittura che traduce la violenza e l’ordinarietà delle immagini popolari in sistemi di segni efficaci e raffinati.
Immagine
pag. 60 - L’animazione diffusa
Widespread animation
Ferruccio Giromini
Già da tempo l’industria della comunicazione si è impadronita del linguaggio generale dell’animazione per realizzare prodotti differenti tra loro che ormai si esprimono secondo linguaggi diversi, su media diversi, per destinatari diversi. E il racconto visivo in movimento acquista una propria diffusione anche sul piano della produzione, grazie agli applicativi dell’animazione digitale che tendono a fare dell’animazione una tecnica diffusa.