Lineagrafica – N.3 (Maggio/Giugno 2003)

Rivista internazionale di grafica e comunicazione visiva e multimediale

Periodico
Linea Grafica
Anno
2003
Volume
56
Numero
3
Cover
Armando Milani, ’Peace’ - poster non profit, 2003.
Progetto grafico
Valeria Meana (Redazione grafica)
Direzione
Giovanni Baule
Tipologia
Brossura
Formato
23,5 x 29,7 cm
Editore
Progetto Editrice
Numero di pagine
80
Stampa
Colori
Tags
Rivista

Indice:
Editoriale
pag. 18 - Oltre l’ipertesto
Beyond the hypertext
Giovanni Baule
Transizioni
pag. 20 - Siti di confronto
Confrontation sites
Giovanni Baule
Luoghi di incontro, punti di svincolo, nodi attorno ai quali intessere le trame della rete sui valori progettuali della comunicazione: sono i siti dove la messa a confronto dei prodotti multimediali offre occasioni per una riflessione sulle qualità della produzione per il web, per un aggiornamento sullo stato dell’arte tramite un ’rivedere’ selezionato. Da questi osservatori spontanei, la premessa per la ricerca e lo sviluppo dei linguaggi.
Progetti
pag. 28 - Lo sguardo condiviso
A shared look
Mara Campana
Un atteggiamento progettuale sta nel saper ’prendere le distanze’: ad esempio nel redesign della edizione internazionale di una rivista, in cui sia il lettering che la gabbia mantengono la funzione di ordinatori di materiali, o nello sforzo di identificare decisamente contesti diversi, evitando sovrapposizioni esibite. L’identità visiva per un ristorante o quella di una web agency sono tra gli esempi di questa ricerca di equilibrio condotta dallo studio FM.
Immagine
pag. 34 - Città Slow
Slow City
Giulio Ceppi Giacomo Mojoli
L’idea della Città Slow sta nella necessità d’immaginare dei luoghi e dei paesaggi tutelati e conservati, capaci di comunicare un’atmosfera ’slow’ fatta di cultura dell’accoglienza e di attenzione per la qualità della vita. E il macrocosmo della comunicazione pubblicitaria suggerisce alcune evidenti declinazioni del concetto di Città Slow, inteso come scenario ideale in cui ambientare il consumo di prodotti e di servizi.
Profili
pag. 42 - Giornalismo online
Online journalism
Tiziana Panizza
Se oggi l’informazione sembra entrata nell’era dell’abbondanza, non essere capaci di organizzarla e assimilarla significa perdere controllo sull’informazione stessa. ’Orf.at’ è riuscita a costruire la più grande community in lingua tedesca e a diventare un raro modello di buon giornalismo online. Una formula che combina una buona informazione insieme ad una buona interazione, veicolando entrambe attraverso un’ottima interfaccia.
Zapping
pag. 48 - Iconografia universale
Universal Iconography
Mario Piazza
A metà degli anni Cinquanta, nasceva lo studio Firma. Lo chiamarono “Firma ”, a sottolineare un tratto di distinzione, la necessità di uno stile originale e moderno per la comunicazione, ma anche un segno collettivo dove gli autori potessero interagire e trovare le future strade individuali. Un luogo dove modulare le risposte progettuali non solo in termini di pura creatività, ma come un dispositivo che andava pianificato e messo a punto.
Eventi
pag. 56 - Sulle tracce di Valentine
In Valentine’s footsteps
Caterina Cristina Fiorentino
Ettore Sottsass reinventò la portatile e la nascita della Valentine scatenò una comunicazione dirompente. Quella storia è testimonianza di come un prodotto di design diventò un mitico oggetto del desiderio e di come modalità comunicative, ancorate al contesto sociale del momento e del tutto nuove, riuscirono a radicarsi nel solco della tradizione Olivetti lasciando un segno tutto particolare.
Packaging
pag. 64 - I segreti della comunicazione
The secrets of communication
Andrea Brunazzi
Nel processo decisionale che induce a scegliere un prodotto all’interno di un punto vendita, è il prodotto stesso che si impone e comunica direttamente con il consumatore, cercando di trasmettere i propri valori e quelli della marca che rappresenta. Il “segreto” sembra essere nell’integrazione tra la pubblicità e le altre tecniche della comunicazione, e in, questo senso, il packaging si afferma come strumento decisivo.