Archivio Storico del Progetto Grafico

    Nell'Archivio Storico del Progetto Grafico di AIAP CDPG sono presenti alcuni veri e propri archivi di progetto (come i Fondi Enrico Ciuti, Massimo Dolcini, Graciela Ana Galvani, Alfredo Mastellaro, Claudia Morgagni, Ilio Negri, Danilo Nubioli, Sergio Ruffolo, Antonio Tubaro, Daniele Turchi, oltre quello dell'Associazione stessa), una serie di fondi di minore consistenza (intestati a personalità note e meno note del progetto grafico) e piccole collezioni.

    L'Archivio Storico è l’esito di un lavoro di ricerca e di acquisizione avviato da Mario Piazza già dai primi anni 2000 e proseguito con costanza a partire dal 2009. Un lavoro di ricerca teso ad individuare la possibilità di realizzare nel tempo delle possibili storie del progetto grafico, come quella dedicata allo specifico della cultura tipografica con la raccolta e l'acquisizione di materiali documentali come specimen, manuali, cataloghi di fonderie. O come quella dedicata alla forma del libro che consente di avviare campi di ricerca verso particolari momenti della grafica editoriale (come le collane editoriali vendute per corrispondenza), o verso la documentazione di autori (ad esempio Sutnar, Rand, Munari, …), o verso la ricostruzione di storie editoriali (ad esempio la collana Il Timone De Agostini di Max Huber o quelle edite da Rizzoli la cui grafica fu curata da Mario Dagrada).

    Ma molte sono le possibili storie del progetto grafico ancora da studiare, approfondire, scrivere: oltre la lettura monografica, vi sono temi, ambiti, personalità, contesti e discorsi che permettono di rinnovare e arricchire le narrazioni storiche e le possibilità di valorizzazione del patrimonio.

    L'Archivio Storico del Progetto Grafico di AIAP CDPG custodisce oggi un patrimonio di valore inestimabile che non appartiene solo all'Associazione, ma è di fatto un patrimonio collettivo da curare e preservare.

    Vieni a trovarci

    Consultazioni di Biblioteca e Archivio del Progetto Grafico, visite e lezioni, sono solo su appuntamento e con un tesseramento. Si consiglia di dettagliare la richiesta: una maggiore chiarezza permette di accogliere al meglio visitatrici e visitatori, approntando in modo adeguato i materiali.